Le truffe ai danni dei conti bancari di poveri e ignari cittadini hanno subito una grossa impennata dopo la pandemia e non accennano più a diminuire.
Ogni anno migliaia di cittadini italiani sono costretti a segnalare casi di truffa, prevalentemente online, alla Polizia Postale e i danni ammontano a un bel po’ di miliardi di euro.
Le truffe sono sempre di genere diverso e mai ripetitive in modo tale da riuscire a ingannare le vittime e continuare a sottrarre soldi dai conti in banca.
Tra le truffe più comuni che hanno spopolato negli ultimi tempi ci sono sicuramente il phishing, lo spoofing e il nuovo arrivato smishing.
Cos’è lo smishing e come proteggersi?
Lo smishing è una nuova tipologia di truffa che ha lo scopo di svuotare i conti in banca di ignare vittime tramite un metodo molto furbo.
In realtà lo smishing non è molto diverso dall’ormai molto diffuso phishing. Il meccanismo è lo stesso e ciò che cambia è solo il tramite. Questa è una truffa che utilizza come mezzo gli SMS.
I malintenzionati inviano degli SMS alle vittime designate fingendosi, nella maggior parte dei casi, degli enti come la banca, la posta, l’INPS e via dicendo con in allegato un link da aprire. Il testo dell’SMS può variare ma il succo è sempre lo stesso: si finge di avere un qualsiasi problema con i conti e che si necessità di informazioni per accedere e impedire che venga sottratto del denaro.
Il problema è che se si accede al link e si compilano i campi con informazioni personali del tipo IBAN o codice fiscale, i soldi verranno sottratti per davvero!
Bisogna fare molta attenzione ed evitare di rispondere a qualsiasi tipo di SMS sospetto, contattando prima l’ente di riferimento.