Cosa pensereste se vi dicessi che esiste un dispositivo in grado di silenziare tutte le voci che sono all’interno di una stessa stanza, così da darvi la possibilità di ascoltarne una soltanto e senza altri disturbi?
Ebbene, ad oggi non si tratta più di una fantasia o di un desiderio impossibile da realizzare. Alcuni scienziati sono infatti riusciti a realizzarlo.
Il dispositivo in questione è in realtà un insieme di 7 piccoli microfoni “audiodispieganti”.
In grado, cioè, di ricreare delle vere e proprie “zone di discorso” all’interno di una stessa stanza, in cui vi sono anche altre persone.
Ma vediamo meglio di cosa si tratta.
Nuovo dispositivo per l’isolamento audio, ecco come funzionerà
Il dispositivo in questione non assomiglia per nulla ad un normale altoparlante, se qualcuno avesse potuto pensarlo.
Si tratta, al contrario, di ciò che potremmo definire come uno “sciame di robot”, che sfrutta, in un certo senso, l’ecolocalizzazione, capacità tipica di alcuni animali.
Questi strumenti sono infatti piccolissimi microfoni, dalle dimensioni simili a quelle di un ditale per cucire. Si muovono nello spazio (per esempio in una stanza) come fanno le comuni aspirapolveri Roomba e, distribuendosi in maniera uniforme, sono in grado di localizzare ed elaborare le voci.
Nel momento in cui poi hanno bisogno di ricaricarsi, i piccoli robot tornano autonomamente alla propria stazione di ricarica.
Insomma, si tratta di una tecnologia davvero molto complessa ed elaborata, che si è rivelata essere efficace nel 90 % dei casi, in termini di localizzazione delle voci.
Questi microfoni infatti comunicando tra di loro, sono in grado quindi di separare tutte le conversazioni che avvengono nello stesso momento all’interno di un unico spazio.
Isolarle e decidere quale di esse silenziare.
Una soluzione più che utile nei casi delle videoconferenze, per esempio, ma anche in altre molteplici situazioni.
La situazione attuale
Tuttavia, il dispositivo deve comunque essere ancora migliorato nelle sue prestazioni.
In quanto, attualmente, è in grado di elaborare solo 3 secondi di suono in un tempo minimo di 1.82 secondi.
Ma le prospettive a riguardo sono molto positive e, i ricercatori, sono convinti della possibilità di utilizzare questa nuova tecnologia in una pluralità di ambienti fisici.
Così da poter creare zone di conversazione interessanti, senza il fastidio e l’interferenza derivata dalla sovrapposizione di voci.