IPTV, tanti canali chiusi ed utenti a rischio multe

Nonostante in estate la programmazione televisiva sia meno ricca rispetto alle altre stagioni, anche in queste settimane molti italiano desiderano accedere ai contenuti di Sky e di Netflix senza pagare, grazie alla tecnologia dello streaming IPTV. Come oramai noto, l’IPTV – anche ribattezzato come il pezzotto – consente al pubblico un accesso pirata a contenuti e canali criptati, senza pagare o con un esborso minimo rispetto ai costi standard delle pay tv.

 

IPTV, il grande rischio per chi sceglie il pezzotto

Da qualche settimana però l’IPTV è sempre più sotto il bersaglio delle autorità. Le forze dell’ordine, infatti, hanno messo a punto una serie di contromosse per arginare questo fenomeno e per anticipare i tempi dei malintenazionati che si nascondono dietro tale tecnologia.

Una delle novità messe in campo dalle forze dell’ordine, Polizia Postale in primo luogo, è il controllo capillare degli indirizzi IP, anche quelli esteri. Le autorità proprio attraverso gli indirizzi IP degli utenti riescono a captare eventuali infrazioni relativamente al segnale di Sky e di Netflix. Dal successivo blocco degli indirizzi IP gli utenti non potranno più accedere ai contenuti criptati senza pagare. Con i nuovi controlli gli indirizzi IP possono essere bloccati anche entro mezz’ora.

Capitolo non meno rilevante è poi quello delle sanzioni. Per gli utenti che si affidano allo streaming IPTV è prevista una multa che parte da mille euro ed arriva sino a 15mila euro. Inoltre, per coloro che sono gravati dal peso della recidiva, è prevista anche una sanzione aggiuntiva che può portare sino alla reclusione da uno a tre anni.

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