Titanic, dopo anni si torna a parlare di come vennero recuperati i corpi in mare

Il recupero dei corpi fu un compito difficile e spaventoso, ma la necessità di dare una degna sepoltura alle vittime del Titanic era importante per le famiglie e la società in generale. Oltre ai corpi recuperati, ci furono anche molti altri resti umani che furono lasciati nell’oceano e furono sparsi dal vento e dalle correnti marine. Svelato un capitolo rimasto nascosto per anni.

Titanic: dopo anni si torna a parlare di come vennero recuperati i corpi in mare

La maggior parte dei corpi recuperati fu portata in Canada, nella città di Halifax, dove venne allestito un centro di identificazione per i corpi. Furono chiamati esperti forensi per identificarli, grazie ai vestiti e agli oggetti personali trovati in mare. Ci si impiegò molto tempo ed energie, ma alla fine furono identificate 150 vittime.

I corpi furono sepolti in diversi cimiteri di Halifax, ma la maggior parte fu sepolta nel cimitero di Fairview, dove vennero realizzate 121 tombe. Anche se i nomi di molte vittime sono sconosciuti, ogni tomba è stata contrassegnata con un numero e un’iscrizione che ricorda il tragico evento. Il cimitero di Fairview è diventato un luogo di pellegrinaggio per coloro che vogliono rendere omaggio alle vittime del Titanic.

Il recupero dei corpi del Titanic ha avuto un impatto duraturo sulla società e sulla storia. La tragedia ha portato alla creazione di leggi sulla sicurezza navale, come la Convenzione internazionale per la sicurezza della vita umana in mare, che stabilisce standard di sicurezza per le navi passeggeri. Inoltre ha portato anche alla creazione di nuove tecniche forensi per l’identificazione dei resti umani. Oggi, grazie alle moderne tecnologie di analisi del DNA, è infatti possibile identificare le vittime del Titanic anche decenni dopo la loro morte.

Articolo precedenteChatGPT, a breve l’AI diventerà anche una fonte di guadagno
Articolo successivoRage Room, secondo gli psicologi le stanze contro lo stress non servono a nulla