alzheimer Nell’ambito di un’importante ricerca condotta da alcune Università scozzesi, è avvenuta l’esaminazione dei cervelli di alcune specie di delfini spiaggiati. La speranza dei ricercatori era quella di trovare una causa di questo fenomeno, che pare sia stata trovata. In molti di essi, è stata rilevata la presenza di marcatori tipici della malattia di Alzheimer.

 

 

Alzheimer nei delfini spiaggiati: lo studio è molto approfondito

Lo studio è uno dei più approfonditi di sempre: sono 5 le specie di delfino oggetto dello studio e in 3 di queste sono stati rilevati dei segni della malattia molto comune agli esseri umani. A quanto pare gli scienziati pensano anche che i risultati potrebbero andare a supportare la teoria del “leader malato“, dove un gruppo sano di animali si ritrova in pericolose acque poco profonde dopo aver seguito un leader confuso.

Anche se i delfini dispongono di una memoria episodica di rilievo, potrebbero essere ugualmente soggetti a patologie come l’Alzheimer. Andando ad esaminare il loro cervello, i ricercatori hanno rilevato dei tratti distintivi della malattia in questione, tra cui la presenza di placche amiloidi.

Il dott. Mark Dagleish, ricercatore dell’Università di Glasgow, ha affermato: “Questi sono risultati significativi che dimostrano, per la prima volta, che le patologie del cervello degli odontoceti sono simili al cervello degli esseri umani affetti da Alzheimer.”

Per quanto sia allettante credere che queste lesioni causino negli odontoceti dei sintomi del tutto identici ai deficit cognitivi dovuti all’Alzheimer, altri studi sono necessari per capire cosa accade realmente in questi animali,” conclude Dagleish.

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