A quanto pare in casa TIM è arrivato il momento di fare valutazioni, il merito è da dare alle pubblicazione dei risultati fiscali del Gruppo TIM relativi al terzo trimestre del 2022, dai quali si apprende che nel Q3 “è proseguita l’azione di stabilizzazione e di rilancio del business domestico“, e che i ricavi complessivi si sono incrementati dell’1,1% su base annua a 4 miliardi di euro (ma in calo rispetto al trimestre precedente, -1,4%).

 

I risultati fiscali

  • TIM Consumer, i dati emersi dal report Q3 2022:
    • Ricavi totali: -9,6% su base annua nei primi 9 mesi, -8,6% nel Q3
    • Ricavi dal servizio: -7,4% nei primi 9 mesi, -6% nel Q3
    • TIMVISION:
      • +2% dei clienti su base annua
      • +44% dei i clienti che hanno sottoscritto il pacchetto Calcio “nonostante la rinuncia da parte di TIM all’esclusiva nella distribuzione della Serie A a seguito della rinegoziazione dell’accordo con DAZN
    • Disattivazione da parte dei clienti in calo sia sul fisso che sul mobile
    • Lancio rete a 10Gbps
    • Re-pricing in atto, proseguirà anche nei prossimi trimestri.

Come potete capire dall’ultimo punto, il ricalcolo dei prezzi non sarà un evento isolato, bensì fa parte della strategia di rilancio del business domestico, nota amplificata da uno statement in merito che attesta: “entro fine anno sarà introdotto nei nuovi contratti un meccanismo di indicizzazione dei prezzi all’inflazione.“.

Tim si sta preparando a introdurre un sistema di ricalcolo delle tariffe telefoniche a seconda dell’andamento dell’inflazione in Italia che considerando l’aumento dell’inflazione, porterà di conseguenza ad un aumento dei prezzi decisamente importante, in modo direttamente proporzionale all’andamento del conflitto Russia-Ucraina.

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