La risorsa primaria, l’acqua, che con le torride temperature estive è fonte di vita per il comparto agricolo, minacciato dall’emergenza idrica più grave di sempre.

Emergenza Idrica: Il fiume Po’ segna il record in negativo

Ogni anno siamo alle prese con l’emergenza idrica che minaccia uno dei più importanti comparti italiani ovvero quello agricolo.

Mai però si era giunti a una situazione tanto grave come nel corso di questo 2022.

Un esempio negativo può essere senza dubbio il fiume Po’ che segna un basso livello mai raggiunto prima.

Si avvicendano le testimonianze di chi ha una vita di esperienza alle spalle, ovvero i nostri nonni, che seppur raccontano di passate siccità, giurano di non averne mai viste di così gravi.

L’acqua per la coltivazione dei campi è agli sgoccioli, e nonostante i numerosi interventi atti a scongiurare il peggio, pare non ci sia un rimedio semplice per garantire gli approvvigionamenti al comparto agricolo.

Un danno non da poco, che potrebbe influire negativamente sull’intera filiera produttiva, come sul lato economico.

Come se la siccità non fosse già un grande problema, in Sardegna gli agricoltori sono alle prese con una invasione di locuste che sta creando danni per milioni di euro.

Saltano da un campo all’altro divorando i raccolti, in quantità paragonabili a una vera e propria piaga biblica.

Per ora non sono ancora giunte linee guida ufficiali o direttive sul razionamento idrico da parte del governo.

Alcuni comuni italiani, in maniera autonoma hanno dichiarato lo stato di emergenza ed i invitato i cittadini ad evitare gli sprechi.

Si attendono comunque nelle prossime ore delle risposte da parte del governo che dovrebbe mettere in campo una serie di soluzioni per garantire il risparmio idrico e la salvaguardia agricola.

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