Fisco: gli italiani in ginocchio dallo scorso mese di settembre, cosa è cambiato

Le attività del Fisco sono ripartite a pieno regime nel corso delle ultime settimane. A partire da Settembre, l’Agenzia delle Entrate ha dato di nuovo il via all’elaborazione ed alla spedizione delle cartelle esattoriali. Decisivo in tal senso lo sblocco da parte del Governo per i pagamenti arretrati nei confronti della Pubblica amministrazione.

 

Fisco, lo sblocco delle tasse e le nuove scadenze

La proroga conclusiva allo stop dei pagamenti la si è avuta lo scorso 31 Agosto. All’inizio di Settembre, in tal senso, il Fisco già ha inviato i primi avvisi di pagamento a migliaia di italiani.

A determinare lo stop forzato di un anno e mezzo sui pagamenti delle cartelle esattoriali è stata ovviamente la grave situazione economica che ha portato anche ad un lungo periodo di recessione. Hanno beneficiato della pausa delle cartelle esattoriali sia i cittadini che per i professionisti con Partite IVA.

Negli ultimi mesi di stop forzato causa pandemia, l’Agenzia delle Entrate ha accumulato ben 50 milioni di cartelle esattoriali da inviare agli italiani. Gli avvisi di pagamento del Fisco, in termini assoluti, arrivano a coinvolgere ben 9 milioni di italiani.

Sino alla fine dell’anno, l’Agenzia delle Entrate invierà avvisi di pagamento ad un massimo di 4 milioni di cittadini. Le successive comunicazioni saranno spedite nella prima parte del prossimo 2022. Gli italiani potranno beneficiare di un’estensione per i termini di pagamento, che passano dagli attuali 60 giorni a 180 giorni. 

Per rendere più veloci le operazioni di invio e ricezione delle cartelle esattoriali, il Fisco si avvarrà del supporto strategico di Poste Italiane.

Articolo precedentePoste Italiane: d’ora in avanti un servizio essenziale sarà a pagamento
Articolo successivoPostepay e la minaccia hacker: sempre più a rischio i risparmi