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Al momento, la variante Delta del coronavirus risulta quella più contagiosa mai vista durante la pandemia, anche se la versione chiamata Plus potrebbe diventare presto un altro problema. Alcuni ricercatori hanno voluto cercare di capire il motivo dietro questo pericolo, quelli dell’Università Campus biomedico di Roma. La risposta è molto particolare.

 

Variante Delta: il motivo della sua contagiosità

La variante Delta, precedentemente nota come indiana e identificata come B.1.617, presente 13 mutazioni diversi negli aminoacidi. Tre di questi sono presenti proprio nella proteina spike, l’arma usata dal coronavirus per infettare le nostre cellule; la tripla mutazione è l’aspetto che fin da subito ha preoccupato gli esperti.

La risposta dietro alla maggiore contagiosità va ad interessare l’elettricità. Le mutazioni in questione hanno portato a un’alterazione quantificabile del potenziale elettrostatico di alcuni recettori della proteina. Questo sta di fatto favorendo l’arma della variante Delta nel senso che permette alla proteina spike di interagire con facilità con i nostri recettori ACE2.

A livello generale, normalmente il coronavirus presenta due aminoacidi caricati positivamente e uno negativamente sulla proteina spike. La variante Delta presenta invece tre aminoacidi con carica positiva. Di fatto, questo cambiamento avrebbe permesso al ceppo di risultare estremamente più contagiosa di tutte quelle viste finora.

Il risultato lo stiamo vedendo tutt’ora dove in molti paesi la variante Delta sta prendendo il sopravvento su tutto il resto. I numeri in Europa dei nuovi casi di Covid-19 sono sempre più alti e presto anche in Italia si assistere a un’inversione dei numeri anche se bisogna preoccuparsi di meno grazie ai vaccini.

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