Anticitera

Si chiama Anticitera il più antico computer al mondo. Rinvenuto nel lontano 1901 in un relitto di epoca romana affondato lungo le coste dell’isola di Anticitera, il meccanismo è sempre rimasto avvolto nel mistero. A distanza di 2000 anni essere riusciti a realizzarne una fedele replica permetterà di capire l’efficacia del primo computer analogico al mondo.

 

La macchina di Anticitera: un sofisticato calcolatore astronomico

Completamente in bronzo, il suo meccanismo era composto da ingranaggi realizzati con ruote dentate. La macchina di Anticitera è quindi un sofisticato calcolatore astronomico. Simile a un antico orologio fu costruito dagli antichi greci per prevedere le fasi lunari e le eclissi oltre alla posizione del Sole e dei pianeti allora conosciuti.

La sua struttura, una volta ritrovata, è sempre rimasta un mistero di tecnologia difficile da comprendere. Ci sono voluti anni e anni di studi e lavoro per riuscire a raggiungere i risultati che oggi permetteranno di realizzare una fedele replica della macchina di Anticitera. I ricercatori dell’University College di Londra hanno unito le informazioni decifrabili dalle antiche incisioni sui pezzi alle moderne tecnologie per ricreare il meccanismo di questo primo computer analogico al mondo. Tutto questo è stato possibile grazie ad una minuziosa analisi ai raggi X. Infatti nel 2005 ha rivelato una specie di “manuale di istruzioni” scritto sui particolari ritrovati.

Il matematico Tony Freeth ha seguito passo passo ogni indicazione scoperta. Inoltre basandosi sul modello matematico menzionato da Parmenide, filosofo greco dell’antichità, ha fatto un vero e proprio miracolo. Guidati da Freeth, i ricercatori hanno così potuto spiegare come Anticitera poteva riprodurre il movimento dei pianeti. Tra l’altro tutto questo riducendo il numero di ruote dentate così da costipare il meccanismo in soli 25 millimetri.

Si tratta di risolvere un vero rompicapo per capirne il congegno, ma questa tecnica aiuterà a verificare l’effettiva funzionalità di Anticitera. Una scoperta sensazionale che ha richiesto parecchi anni prima di essere compresa e rimessa in funzione. Chissà se riusciranno nell’impresa di riprodurre l’effettiva macchina di Anticitera. Resta comunque il fatto che la tecnologia fa passi da gigante.

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