Signal

Signal sta crescendo notevolmente, su questo non ci sono dubbi. In pochissimo tempo ha raggiunto quota 40 milioni di download e questo soprattutto dal privacy gate di WhatsApp. Tuttavia anche Telegram deve cominciare a preoccuparsi. Infatti sono diverse le caratteristiche che ancora pochi conoscono di questa app di messaggistica capaci di dare del filo da torcere anche ai colossi.

 

Signal: tra privacy e no-profit, ecco la formula vincente

Pochi sanno che Signal è stata sviluppata nel 2013 da alcuni programmatori che avevano particolarmente a cuore la tutela della privacy. Inoltre, proprio tra i suoi finanziatori c’è Brian Acton, uno dei fondatori di WhatsApp che ha abbandonato l’app nel 2017 per incompatibilità di idee con la politica di gestione del Gruppo Facebook.

Questo dà ancora più valore alla natura no-profit di Signal Foundation che investe tutti i suoi proventi per sviluppare e migliorare costantemente questa applicazione. Inoltre garantisce un costante perfezionamento dei suoi sistemi di sicurezza a garanzia della tutela della privacy.

Proprio Signal Foundation ha promesso che mai e poi mai compariranno nell’app annunci pubblicitari e né tanto meno venderà i dati degli utenti registrati a società terze. Recente è stata anche la pubblicità positiva che Elon Musk, CEO di Tesla, ha fatto di Signal.

Signal, a differenza del Gruppo Facebook che conta più di 50mila dipendenti, ha un piccolo staff composto da circa 50 collaboratori. Questo gli garantisce costi ridotti e gli permette di mantenere salute e solidità finanziarie grazie anche alla generosità dei suoi finanziatori.

Ovviamente la crescita avviene anche e soprattutto con lo sviluppo. Quindi pare improbabile che Signal Foundation si fermerà solo ad un’app di messaggistica. Infatti sembrano in cantiere nuovi progetti volti a realizzare servizi di posta elettronica e di archiviazione. Comunque ci vorrà del tempo e secondo quanto dichiarato dalla Fondazione non sono queste per ora le priorità. Tutti concentrati quindi sul potenziare e garantire sistemi di protezione della privacy attivi ed efficaci.

Ovviamente la speranza è che Signal insieme anche a WhatsApp e Telegram possano resistere all’arrivo degli SMS 2.0 di Google Messaggi.

Articolo precedenteAndroid Auto: ecco tutte le fantastiche novità in arrivo
Articolo successivoRiverdale 5: ecco la trama completa della quinta stagione