L’attuale standard di connessione maggiormente diffuso e presente sul pianeta è attualmente il 4G LTE, la rete dati di quarta generazione ha visto la luce anni fa, andando a sostituire il 3G il quale è diventato un tappa buchi per le aree scoperte.

Ovviamente i vari smartphone col tempo hanno iniziato a dotarsi del modem 4G necessario ad accedere a queste rete dati che dal canto suo offre prestazioni davvero eccellenti e certamente imparagonabili a quelle del 3G.

A quanto pare però, questa grande diffusione, pressoché mondiale del 4G, ha esposto tutto il mondo ad una falla intrinseca della tecnologia che si è scoperta solo recentemente e che consente un attacco chiamato aLTEr attack, scoperto dai ricercatori di Abu Dhabi.

La falla e la sua pericolosità

La falla ha un funzionamento molto semplice, consiste nell’intercettazione del traffico dati sfruttando una propria rete fittizia che fa da tramite tra l’utente e il suo reale provider, una sorta di man in the middle dei dati internet.

Andando nel dettaglio, l’hacker simula con un ripetitore una rete 4G facendo agganciare l’utente, esso farà poi da tramite tra l’utente normale e il suo reale provider in questo ordine “Utente->Hacker->Provider 4G”, gestendo dunque tutto il traffico dati e scansionandolo, così facendo l’utente non noterà alcuna differenza mentre l’hacker potrà appropriarsi di tutti i dati interessanti che circolano.

Si tratta dunque di un attacco fattibile e realizzabile, anche se necessita di apparecchiatura specializzata costosa, cosa che lo rende comunque di difficile attuazione.

In parole povere potete stare tranquilli, difficilmente un hacker potrebbe sfruttare questa falla per derubarvi, ciò non toglie che tutto ciò dovrebbe fare da stimolo al passaggio più rapido al 5G.

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