Sono state incriminate tre persone per gli attacchi informatici su Twitter del 16 e 17 luglio scorso. La mente criminale dell’intero attacco sembra si celi dietro lo pseudonimo di Kirk, alias Graham Ivan Clark. Si tratta di un diciassettenne della Florida arrestato a Tampa (Florida) dall’FBI e su cui pendono 30 diversi capi d’accusa. Altri due i complici: Mason John Sheppard, inglese di 19 anni, e Nima Fazeli, un ventiduenne di Orlando (Florida).

 

Grandi nomi tra gli account violati

Dalle truffe scam su Minecraft ad un furto di Bitcoin per cui non è mai stato condannato, il giovane Clark si è spinto troppo avanti. Il teenager è infatti riuscito a violare gli account Twitter degli uomini più potenti del mondo. Si possono trovare grandi nomi come Elon Musk, Jeff Bezos, Warren Buffet, Micheal Bloomberg, Bill Gates, ma anche quelli di Joe Biden, Barack Obama, Kanye West, Kim Kardashian, Floyd Mayweather. Lo scopo dell’attacco era una truffa economica, tramite la pubblicazione di alcuni link sui profili di questi personaggi in cui si chiedevano donazioni di 1000$ in Bitcoin. In cambio i donatori avrebbero ricevuto un rimborso di 2000$. In alcuni dei post veniva anche fatto riferimento alla lotta per il Covid 19 per incentivare le donazioni.

Dalle indagini sembra che dopo essersi finto un dipendente di Twitter, il giovane avrebbe ottenuto le chiavi di accesso per il portale del servizio clienti. Tuttavia, dopo l’attacco informatico, non andato perfettamente secondo i piani, i tre giovani avrebbero lasciato alcune tracce della loro identità reale online, grazie alle quali sono stati rintracciati e arrestati dall’FBI.

Graham Ivan Clarke è stato incriminato e verrà processato come persona maggiorenne dalle autorità federali americane.

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