La gestione delle trattative commerciali Amazon – clienti è stata sempre impeccabile come da tradizione. Forniture, offerte speciali ed assistenza pre e post-vendita sulle forniture hanno rispettato sempre la professionalità del vettore capeggiato da Jeff Bezos. Eppure in periodo di lockdown c’è stato un capovolgimento di fronte con gli acquirenti costretti a fare i conti con pesanti mancanze che hanno scatenato delle autentiche truffe.
Per scoprire ciò che è accaduto basta esaminare i feedback degli ultimi mesi di quarantena, dove tante sono state le polemiche per ritardi e merce mancante. Gli acquirenti in fase di check-out sono rimasti delusi dal messaggio informativo di “prodotto non disponibile”. Speso le consegne degli ordini sono slittati di diverse settimane palesando tutta la disapprovazione di una clientela che fino a questo momento non ha mai avuto nulla da ridire sulla gestione del colosso americano.
Non sono andare per il meglio nemmeno le iniziative proposte da Esselunga e Carrefour. Scopriamo insieme il clima di disordine creatosi nell’ultimo periodo in merito alla spesa.
Fare la spesa è stato difficile con Amazon, Carrefour ed Esselunga
Pesanti sono state le invettive per lo shopping online a margine della fase calda del lockdown. Negozi e clienti non ne sono usciti bene sia per Amazon Italia che per gli altri negozi sopra citati. Le loro iniziative sono state lodevoli ed apprezzate. Grande è stata la manifestazione di vicinanza al cliente in un periodo così difficile ma non è andato tutto per il meglio. La solidarietà sociale è stata mal ripagata dai commenti negativi giunti a margine di un sistema disordinato.
Sia per Carrefour che per Esselunga il servizio di consegna a domicilio per gli over 65 si è rivelato un insuccesso. Settimane di ritardo e merce non disponibile hanno scatenato una polemica generale rientrata con l’ingresso del Paese in Fase 2.
Si poteva senz’altro gestire meglio ma sicuramente nessuno è preparato a simili situazioni.