I genitori ritengono che parlare con i propri figli di pubertà e rapporti (solitamente considerato ancora oggi un tabù) sia comunque meno imbarazzante che discutere di tecnologia. La causa principale è la loro mancanza di conoscenze adeguate a riguardo.

Uno studio ha rivelato che il 56% dei genitori trova più facile parlare di pubertà con i propri figli mentre ha difficoltà a parlare delle ultime tendenze online, di computer, di app, di meme e così via. Quasi 6 su 10 si rivolgono ai propri figli per chiedere aiuto con la tecnologia, e non il contrario. Il sondaggio di riferimento include 1.000 genitori ed è stato commissionato da BT Skills for Tomorrow. Questa ricerca conferma che molti genitori, nonostante le difficoltà, hanno familiarità ad esempio con acronimi più diffusi come CMQ, spesso utilizzato proprio con l’avvento della tecnologia. Il 10% degli intervistati non conosce nemmeno queste terminologie.

Tecnologia e genitori non vanno d’accordo nella maggior parte dei casi, parlarne sembra quasi un tabù

Più di un quarto dei genitori del sondaggio proposto da BT non ha idea di cosa sia TikTok, app conosciuta e molto popolare in questo periodo. Un genitore su due conosce l’app ma non sa come usarla. Il professor Kerensa Jennings, direttore presso uno dei compartimenti BT, ha dichiarato: “I bambini sono estremamente brillanti, spesso hanno la capacità immediata di comprendere come si usa Internet. Tuttavia, la sicurezza è fondamentale con le nuove tecnologie, è importante che i genitori abbiano conversazioni con i loro figli fin da subito“.

Le nuove tecnologie cambiano costantemente la vita familiare, quindi vogliamo aiutare i genitori a sentirsi più sicuri nell’aiutare i propri figli”. Il sondaggio, che ha anche intervistato 1.000 bambini dai 6 ai 14 anni, ha rivelato che 1 su 5 non vorrebbe porre ai genitori una domanda tecnica perché “raramente conoscono la risposta“. Il 35% afferma che i loro genitori non sono minimamente pratici con i siti Web o le applicazioni. Di conseguenza, 4 su 10 credono fermamente di essere più istruiti sulla tecnologia rispetto ai loro genitori.

È anche emerso che, man mano che i bambini crescono, diventano meno propensi a rivolgersi ai genitori per un consiglio e prediligono i loro amici. Quasi un quarto dei bambini di età compresa tra i sei e gli otto anni va dagli amici per chiedere aiuto rispetto al 53% dei bambini di 13 e 14 anni. E un quarto si rivolgerà a YouTube. Nonostante ciò, 9 genitori su 10 comprendono l’importanza di essere informati quando si tratta di educare i bambini su queste tematiche.

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