La cultura del risparmio che frequentemente è lasciato vincolato nei conti correnti è tipica del nostro Paese. La stragrande maggioranza di chi possiede liquidità preferisce lasciarla in banca perché ritiene che sia il luogo più sicuro dove metterla. Così i conti correnti sono la prima scelta degli italiani che ritengono il deposito bancario mille volte più affidabile di qualsiasi investimento. Un mito quello dei risparmi lasciati in banca che tuttavia dobbiamo sfatare. Infatti non sempre tenere nel lungo periodo somme importanti immobilizzate nei conti è a favore del risparmiatore.
I rischi, per quanto limitati, esistono e possono aggredire la liquidità che pensiamo di aver messo al sicuro in banca. E’ bene dunque conoscere quali pericoli corrono i nostri soldi, minacce che vanno contestualizzate anche relativamente al periodo economico che stiamo vivendo. La crisi che l’Italia sta attraversando in questo periodo del resto non rende immuni dalle difficoltà finanziarie neanche gli istituti di credito di cui ci fidiamo.
Le 5 regole che ogni risparmiatore dovrebbe conoscere per proteggere i propri soldi.
Ciò che un correntista è tenuto a sapere prima di lasciare custoditi i propri risparmi in banca è riassumibile in 5 punti:
– coloro che possiedono un conto con più di 5000 euro, sono soggetti all’imposta di bollo che ammonta alla cifra di 34 euro annui. Una cifra che sembra irrisoria ma che a fronte dei bassi interessi corrisposti dagli istituti non è poi così insignificante;
– l’inflazione che colpisce la liquidità erode il potere d’acquisto del denaro e soprattutto di quello immobilizzato. Il rischio è che i nostri risparmi possano acquistare negli anni via via meno beni di quanto non permettessero in precedenza;
– in caso di insolvenza da parte di un correntista evasore, l’Agenzia delle Entrate può chiedere il pignoramento diretto delle somme depositate in conto corrente;
– la forte recessione economica che il Paese sta attraversando fa temere l’impiego della patrimoniale da parte dello Stato. Ad essere colpita soprattutto la liquidità delle somme più cospicue depositate dai correntisti;
– infine il default degli istituti bancari è l’ultimo ma non meno preoccupante rischio a cui sono sottoposti i conti correnti. In caso di fallimento bancario, la clausola salva banche del bail in provocherebbe il prelievo coatto sui depositi con oltre 100 mila euro.