Un primo tentativo è stato fatto da SKY prima dell’ultima assemblea di Lega Serie A, e ora è la volta di DAZN: le loro lettere aperte contengono la precisa richiesta di sospensione del pagamento dei diritti tv alla Lega in attesa della ripresa dei campionati. Cosa che alla Lega non è piaciuta affatto e, anzi, ha chiesto che il contratto per i diritti TV della stagione 2019/2020 sia rispettato senza appello.
Sul piatto ci sono 220 milioni di euro che Sky, DAZN e altri licenziatari devono pagare entro il primo maggio, di cui 130 milioni solo dal colosso americano acquistato da Comcast nel 2018. Al netto della rigidità appena affidata a mezzo stampa, tuttavia pare che la Lega Serie A abbia mostrato segni di apertura alle pay tv su un possibile sconto per la prossima stagione.
Sky e DAZN chiedono alla Serie A la sospensione pagamento diritti tv
Al contrario le pay TV con Sky e DAZN in testa ritengono che, in considerazione dell’azzeramento degli eventi sportivi sopraggiuntoil 9 marzo, abbiano diritto a una moratoria o almeno a uno sconto già in questa stagione. E non si parla di bruscolini, visto che la sola Sky versa nelle casse della Lega 750 milioni l’anno.
Dal canto suo tutte le Leghe calcistiche hanno manifestato l’intenzione di portare a termine i campionati, come emerso nell’ultima assemblea, ovviamente “qualora il Governo ne consenta lo svolgimento, nel pieno rispetto delle norme a tutela della salute e della sicurezza“.
Tuttavia l’effetto lockdown sui campionati ha generato un mancato incasso enorme per le pay tv, e allo studio ci sono costi e ricavi rielaborati sui due mesi di sospensione appena scontati. Non a caso DAZN ha chiesto una proroga al pagamento dell’ultima rata, cioè quella prevista per i primi giorni di maggio.
Riusciranno le pay tv a trattare con la Lega nonostante la già espressa e granitica convinzione che i pagamenti relativi all’attuale stagione debbano essere rispettati?