aggiornamento DVB-T2 ItaliaIn Italia si valuta il passaggio al nuovo standard per la TV con il sistema DVB-T2. Rispetto all’attuale soluzione le novità in gioco sono tante. Sostanzialmente si tratta di una modifica necessarie per garantire canali in alta definizione sia per le stazioni locali che nazionali su programmazione RAI e Mediaset.

Le istituzioni hanno già delineato un piano di aggiornamento che a partire da questo nuovo anno procederà da Nord a Sud fino a completarsi entro Giugno 2022 con il lancio definitivo della piattaforma. I lavori sono già partiti e parecchi utenti scoprono che non sarà possibile guardare nulla se non acquistando nuovi decoder e televisori.

Con lo scopo di chiarire una volte per tutte la compatibilità sono stati creati dei canali di test che si possono già utilizzare seguendo l’apposita procedura guidata di cui abbiamo parlato in altra occasione. Mentre cambia la numerazione cambia anche la strategia tecnica per il Digitale Terrestre, reduce dalla cessione delle frequenze nella banda 700 MHz alla rete 5G.

 

DVB-T2 costringe italiani a cambiare televisore oppure ad installare un nuovo decoder digitale

Non è detto che tutti quanti noi dobbiamo cambiare decoder per passare alla modalità DVB-T2. Coloro che hanno comprato una TV a partire dal 1 Gennaio 2017 possono dirsi idonei alla transizione generazionale dei canali. Lo stesso dicasi per chi dispone di un televisore Smart di ultime generazione. In tali casi avremo non solo un supporto con display HD ma anche una ticket attivo per la visione di tutto ciò che andrà in onda nei prossimi anni.

Diverso, invece, il discorso per coloro che hanno televisori più vecchi che magari prevedono già un decoder di generazione precedente (esterno oppure integrato). Tale frangente richiede una sostituzione del decoder con un modello di nuova concezione. Il costo di mercato non supera generalmente i 25 – 50 euro a seconda delle funzionalità incluse. Spesa che, sulla base delle nuove disposizioni, può ricondursi a 0 euro con gli incentivi legati alla dichiarazione del reddito ISEE familiare. Prevista, di fatti, la restituzione completa con bonus spesa.

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