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Come tutti sappiamo, i nuovi smartphone di Huawei presentano si Android come sistema operativo, ma non sono supportati dai Google Mobile Services. È il risultato della guerra commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina e che ha colpito duramente il colosso cinese. Detto questo, gli sforzi di quest’ultima sembrano aver quasi raggiunto l’obiettivo. Entro la fine del mese, entro il 2020, potremmo vedere annunciati l‘alternativa ufficiale. A sostenere questo è il capo delle attività in India della compagnia, Charles Peng.

Peng ha sostanzialmente fatto capire durante la Huawei Developer Day che nel paese sono stati richiamati un gran numero di sviluppatori. L’impegno per dare vita ad un ecosistema ricco e funzionale, che possa sostituire appieno l’ecosistema di Google, sta per dare i suoi frutti. L’alternativa sarà a tutto tondo, dalla messaggistica, a Gmail, YouTube e altro ancora.

 

Huawei non ha bisogno di Google, ma l’utente?

Il punto critico, il fulcro intorno a cui dovrebbe girare tutto è una piattaforma come il Play Store. L’alternativa dovrebbe essere Huawei AppGallery. Le parole di Peng in merito: “Ci stiamo concentrando su come lavorare con gli sviluppatori per offrire una buona esperienza al cliente. È una sfida che stiamo cercando di affrontare.”

Lo sforzo non è circoscritto solo all’India, il piano di Huawei è globale. L’impegno è di investire oltre 1 miliardo di dollari e uno degli obiettivi e portare in ogni paese tra le 100 e le 150 applicazioni più importanti, le migliori. Tra queste ci sono ovviamente Facebook, WhatsApp e altro ancora.

Detto questo, sembra che le alternative arriveranno e anche in breve tempo, ma il problema è un altro. Bisognerà convincere gli utenti a non usare servizi ormai ampiamente diffusi come Gmail o YouTube.

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