auto-elettriche-ricarica

I ricercatori della Penn State University avrebbero scoperto come rendere le Auto elettriche molto più veloci da ricaricare. Il limite di questo tipo di autovetture è sempre stato un po questo, il tempo necessario per avere la batteria carica e pronta per continuare il viaggio.

Il trucco sarebbe riscaldare le batterie agli ioni di litio, diminuendo drasticamente i tempi di ricarica. Si è infatti stimato che con la giusta temperatura si possa ricaricare dell’80% in soli 10 minuti, permettendo una percorrenza di circa 320 chilometri. Per arrivare al 100% i tempi si allungano invece leggermente, si parla infatti di un tempo variabile tra i 60 e i 75 minuti. Inoltre questa pratica potrebbe diminuire il deposito di placche di litio sugli elettrodi, permettendo al pacco batterie di durare ben 2500 cicli.

Auto elettriche: ecco i requisiti per la ricarica veloce

Per usufruire dell’innovativo metodo di ricarica non basta avere una qualsiasi batteria. L’auto elettrica deve infatti essere equipaggiata con un pacco in grado di ricevere una potenza di ricarica di 400 kW. Il rovescio della medaglia della riduzione dei tempi è da ricercarsi inevitabilmente nella longevità. All’aumentare della velocità di ricarica diminuisce inevitabilmente la durata nel tempo.

Questo è causato dall’aumento della tendenza degli ioni di litio a muoversi tra l’elettrodo positivo a quello negativo. Su quest’ultimo poi si depositano appunto un gran numero di ioni, facendo durare la batteria molti meno cicli. Questo è quello che fisicamente avviene quando il processo di ricarica avviene alla temperatura ambiente di circa 20 gradi centigradi.

Se questa viene innalzata ad un numero compreso tra i 40 e i 60 gradi la batteria risulta invece in grado di durare molto di più. Sono stati stimati circa 2500 cicli, corrispondenti ad una vita media di 14 anni e una percorrenza di ben 750 mila km. Questa scoperta sarà sicuramente la chiave per una maggior diffusione delle auto elettriche, rendendole più “user-friendly” e più versatili nell’utilizzo.

FONTEcorriere
Articolo precedenteWindows 10: migliaia di segnalazioni per bug negli aggiornamenti
Articolo successivoSIM clonate: lo swap Scam infesta le linee TIM, Wind, Vodafone e Iliad