Abbiamo testato il monopattino elettrico del momento: sì, proprio il Ninebot ES2 di Segway, e ci è piaciuto abbastanza, considerando anche la città in cui l’abbiamo testato (ovvero Roma), piena di tragitti “non proprio adatti” all’uso di questo mezzo. Vi sveliamo subito il prezzo: 459,00 €. Forse non proprio il più economico in commercio, ma considerando le dinamiche di Amazon non è escluso che presto si possa trovare anche a meno. In ogni caso, vi lasciamo qui il link per poterlo acquistare direttamente dal noto store online.

Estetica & Design

Considerato il prezzo, il Ninebot ES2 è realizzato molto bene. Il manubrio è in alluminio con all’interno la batteria che consente più di 25 km di autonomia. Applicando una batteria esterna si potrà aumentare la durata che si collegherà all’ingresso per l’alimentazione.

Nella parte superiore c’è un display che mostra la carica residua, il bluetooth che indica il collegamento con lo smartphone (e con l’app… ci arriviamo dopo!) e l’attivazione della modalità Sport con la quale potremo raggiungere la velocità massima di 25 km/h.

Cliccando una volta si accenderà il faro a led posto nella parte anteriore del mezzo, mentre con la pressione prolungata del dito (o dall’App) si cambieranno le modalità fino allo spegnimento del mezzo.

Le levette invece servono per il gas (quella di destra) mentre l’altra è il freno. Partendo dalla leva del gas, se si tiene premuta per più di 5 secondi, si attiverà la modalità “Cruise Control”, “stoppabile” nel momento in cui viene pigiato il freno. Soffermandoci su di esso, c’è il recupero dell’energia ed è presente il freno di emergenza posto nella parte posteriore del monopattino, sopra la ruota.

Uno dei difetti maggiori di questo Ninebot è proprio la pedana: si sporca e si rovina irrimediabilmente in pochissimo tempo. Accanto alla pedana nei due lati invece, sono presenti gli indicatori led per essere più visibili agli occhi degli altri veicoli/pedoni. Inoltre si potranno anche “settare” tenendole lampeggianti, fisse o spente, mediante pulsante, così come le luci poste sotto molto “tamarre”. Presente anche un comodo cavalletto per tenerlo fermo e in piedi quando non lo utilizziamo, proprio come un monopattino a spinta classico.

Il Ninebot ES2 è grandioso se lo si utilizza da soli, mentre se si va in due diventa molto complicata la gestione della guida e le salite (anche poco ripide) risultano un’impresa titanica. Le due manopole hanno un buon grip ma, essendo realizzate in gomma, tendono a lasciare piccoli residui non appena iniziamo a sudare leggermente. Consigliamo sempre di lavare le mani dopo l’utilizzo del monopattino.

Il mezzo è dotato poi, sia nella parte anteriore che in quella posteriore di una molla che assorbe le vibrazioni ma fa sentire un piccolo scricchiolio. Tuttavia se prendiamo una forte buca, un avvallamento o scendiamo da un marciapiede, sentiamo un rumore metallico un po’ inquietante, ma fortunatamente nulla di preoccupante.

Considerazioni sull’uso a Roma

Il quesito più importante riguarda le strade sulle quali utilizzare il monopattino. Noi l’abbiamo testato a Roma e non è stato per niente facile districarci fra le mille buche e “viuzze” dissestate che la città porta con sé. E non stiamo parlando dei vicoli del centro con i “sanpietrini” che, per ovvi motivi, rendono la guida impossibile.

Uno dei tanti nostri test ci ha visto compiere uno scenario misto: abbiamo fatto un percorso di diversi km per raggiungere l’ufficio partendo dalla parte opposta di Roma. Abbiamo inizialmente affrontano 5 km per raggiungere la metropolitana, misti fra marciapiede, carreggiata stradale, seguiti da un tragitto in metro e infine nuovamente monopattino.

L’autonomia è ineccepibile. Più di 27 km, decisamente superiore a quanto dichiarato dalla casa. Il problema è il rischio di venire investiti quando si è sul manto stradale dalle autovetture; mentre sul marciapiede il problema è quello di evitare i pedoni. La mancanza di numerose piste ciclabili si fa sentire più forte che mai oggigiorno e sarebbe il caso di iniziare a dotare tutte le città di posti adibiti all’uso dei mezzi elettrici e delle biciclette.

Il peso di questo Ninebot è eccessivo, e quando eravamo in metro si sono sentiti tutti gli oltre 18 kg. Mentre, utilizzando il mezzo soltanto quando necessario, riponendolo nel . bagagliaio della propria autovettura, a causa delle dimensioni generose, non entra in tutti i portabagagli (a meno che non si decida di abbattere i sedili in giù).

App

L’applicazione si chiama Segway Ninebot (Play Store/App Store) e una volta attivata, andrà a ricercare il monopattino nella zona più vicina. Dall’indicazione del chilometraggio rimanente alla possibilità di bloccarlo, all’attivazione del Cruise Control, il livello di recupero dell’energia e tanto altro. Troviamo poi un’ampia gamma per la personalizzazione di tutti i parametri, dei led e di molto altro.

Conclusioni

Lo utilizzeremmo tutti i giorni? Forse sì, ma per brevi tragitti con marciapiedi senza buche o su piste ciclabili. Al di là di questo, noi sentiamo di consigliarvelo, pur ricordandovi di prestare massima attenzione alla strada e di seguire sempre le norme del codice della strada, che come ormai ben sappiamo, sul tema dei “monopattini elettrici” cambiano repentinamente. Ninebot ES2 è solido, robusto, ben costruito e stabile. Forse non sarà il più veloce in commercio ma ha una grande autonomia ed affidabilità. A costo di sacrificare però un po’ le dimensioni e il peso.

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