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Dagli Stati Uniti arriva una storia quasi inquietante rispetto a quello che succedendo ad Amazon. Sembrerebbe che la compagnia non riesca più a mantenere un controllo della propria piattaforma. Questo non vuol che la gestione è stata presa da altri, ma semplicemente che chi di dovere non riesce più a vigilare sulla sicurezza dei prodotti. Risulta chiaro infatti che all’interno del circuito si siano infilati un gran numero di venditori di terze parti i quali vendono prodotti non sicuri e persino vietati.

Nella prima indagine sono stati trovati non di meno che 4.152 articoli in queste condizioni, ma nonostante questo era disponibili tranquillamente sul sito del colosso dell’e-commerce. La parte peggiore è che molti di quest’ultimi presentavano l’etichetta Amazon Choice che come forse saprete indica un prodotto consigliato, per una serie di motivo tra cui il prezzo e il gradimento di chi ha fatto l’acquisto in precedenza.

 

Amazon e i rivenditori di terze parti

Diversi anni fa la maggior parte dei prodotti venivano venduti e spediti da Amazon. I rivenditori di terze parti erano la minoranza, ma ora non più. Un eventuale organo di controllo interno alla compagnia non è riuscito a tenere traccia di tale fenomeno e ora la piattaforma è stata invasa da tante realtà, anche piccole, le quali immettono nel sistema prodotti persino dannosi per la salute.

Oltre ad avere l’etichetta Amazon Choice, alcuni dei rivenditori autorizzati non riusciti addirittura ad accaparrarsi lo status di Soddisfatto da Amazon che sostanzialmente gli permette di spedire senza passare da un magazzino del colosso; questo implica che tutte le operazioni avvengono in casa. Amazon è cresciuta troppo in troppo poco e alcuni aspetti sono stati lasciati indietro, sarà interessante vedere a come risponderanno a tale problema.

FONTEThe Wall Street Journal
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