Non c’è dubbio che se il 5G è all’altezza del suo clamore e delle sue promesse, sarà un punto di svolta. Sarà tutto più semplice e in più modi di quanto la maggior parte di noi possa immaginare. Questo vale per gli OEM e per coloro che sono dietro le quinte in quanto il potenziale è in qualche modo illimitato.

Il 5G in realtà, non sta stupendo come ci si aspettava fino a poco fa. Qualcomm, per esempio. L’azienda dei chip della maggior parte dei nostri smartphone (e presto ancor più dispositivi con il 5G), ha fatto una serie di annunci. Le notizie sul 5G stanno iniziando a perdere il loro fascino, tuttavia. Ad esempio, nel 2017 siamo stati introdotti allo Snapdragon X50 detto “il primo modem 5G al mondo per smartphone” e questo sembra interessante. Sì, è migliore e fa tante cose in più, ma a chi importa davvero?

La connessione 5G annunciata ufficialmente e introdotta nei primi dispositivi, ma non interessa a nessuno

Qualcomm aveva suggerito che nel 2019 sarebbero arrivati almeno 30 nuovi dispositivi alimentati dall’ultima piattaforma SoC dell’azienda, ossia Snapdragon 855. Ciò significa anche che i dispositivi potrebbero avere Snapdragon X50. Gli smartphone in generale si dimostrano un buon punto di confronto. Di solito un nuovo smartphone fa scalpore nel bene o nel male. Il 5G no. È molto più lento.

Il vero 5G dovrebbe offrirci esperienze che vanno ben al di là di ciò che facciamo già oggi con gli smartphone. Quindi, anche quando le stelle del dispositivo e della rete si sono finalmente allineate, la sensazione dell’avere 5G potrebbe non essere così impressionante. Presto il 2020 sarà qui e allora forse avremo un’idea più solida del 5G e di come cambierà le carte in gioco.

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