Ormai sembra un’ovvietà raccontarvi che ogni smartphone in commercio, in quanto dispositivo radio, emette radiazioni elettromagnetiche per sostenere la continua connessione alla rete e il segnale necessario per effettuare chiamate. Quello che i pochi consideriamo è la conseguenza sulla salute nell’uso continuo che ne facciamo di un device così importante nel nostro quotidiano.
Studi italiani e statunitensi hanno più volte confermato che l’incidenza nello sviluppo di neoplasie cancerogene sia molto più alto negli individui che utilizzano gli smartphone continuamente. Questo dispositivo si scalda emettendo le radiazioni, surriscalda i tessuti corporei con cui è a contatto e altera le cellule.
Radiazioni smartphone: i modelli più pericolosi
Per misurare la quantità di onde elettromagnetiche che emette uno smartphone si utilizza l’unità SAR (Specific Absorption Rate), ovvero un numero che permette di capire quanto velocemente il corpo umano assorba l’energia emessa dal dispositivo. L’Unione Europea ha imposto il limite massimo di 2.0 W/Kg, spesso ignorato da molti produttori di telefoni e dalle stesse istituzioni nazionali che non prendono provvedimenti sul mercato.
Secondo la recente lista stilata da Forbes, i device potenzialmente più pericolosi per la salute restano ancora:
- Xiaomi Mi A1 (1,75),
- Huawei Mate 9 (1,64),
- Huawei P9 Plus, Huawei P9 (1,43),
- iPhone 7 (1,38),
- iPhone 8 (1,32)
Per evitare di essere esposti a queste radiazioni, consigliamo pochi semplici cambi di utilizzo nel nostro quotidiano:
- Evitare il telefono acceso la notte: mentre il nostro cervello riposa è sicuramente più vulnerabile rispetto alla normale operatività giornaliera, il rischio quindi di assorbirne in quantità non desiderate è più elevato del solito.
- Utilizzare sempre auricolari durante le chiamate: il maggior quantitativo di radiazioni viene emesso proprio in chiamata, per questo motivo consigliamo di tenere il dispositivo vicino all’orecchio il meno possibile.
- Evitare il contatto prolungato del corpo con lo smartphone: tenere il device nelle tasche dei pantaloni o nella tasca interna della giacca è una pratica da sconsigliare, poiché l’esposizione è maggiorata proprio per il contatto diretto con l’organismo.