5G

L’Italia ha appena visto concludersi una delle aste più sanguinose tra operatori di telefonia per aggiudicarsi qualcosa che potenzialmente non ha un valore preciso. Stiamo parlando delle nuove frequenze destinate alla connessione 5G, ovvero la banda ultralarga che rappresenta il futuro. Anche in Finlandia c’è stata la stessa asta, ma i risultati dei miliardi di euro spesi sono stati completamente differenti.

Secondo gli analisti di Fitch Solutions (dell’agenzia di rating Fitch), “l’asta finlandese ha avuto costi contenuti per gli operatori di telefonia, pertanto il mercato finnico ha buone basi per crescere e sviluppare la nuova tecnologia 5G. Al contrario, Fitch sostiene che gli operatori italiani hanno strapagato le loro frequenze, Vodafone e Tim in prima linea, solo per contrastare Iliad e non per il reale bisogno di lanciare il 5G”.

 

5G: un’asta dieci volte superiore a quella finlandese

I numeri li conosciamo ormai. L’asta italiana ha fruttato più di 6 miliardi di euro allo Stato, consentendo di avere un tesoretto di oltre 4 miliardi oltre a quelli obbligatoriamente destinati ad abbassare il debito pubblico. Tim e Vodafone hanno speso quasi le stesse cifre, ovvero si sono fermati poco sotto 1,70 miliardi di euro.

La stessa agenzia di rating Moody’s ha considerato che l’asta tenutasi in Italia ha solo impoverito il mercato degli operatori, protagonisti di una selezione tra competitor che si tradurrà in un minore pluralismo di sviluppo del 5G e quindi in qualità di banda peggiore.

Sempre Fitch Solutions ha stabilito che “la banda 3700 MHz in Italia è costata dieci volte di più che in Finlandia”. Nonostante tutti le potenzialità in termini di sviluppo di nuove tecnologie offerte dal 5G, tali non sono abbastanza per giustificare quanto in Italia Tim e Vodafone abbiano pagato. Per questo gli analisti dell’agenzia di rating ritengono che i soldi spesi nell’asta siano stati oggetto di una sorta di protezionismo nei confronti del nuovo entrato transalpino Iliad.

Accuse pesanti che Fitch sostiene indicando lo scarso tasso di penetrazione in Europa del 4G in Italia, segno che nel bel paese gli investimenti realmente a beneficio della rete siano pochi.

Per Fitch, l’unico vincitore è il Governo italiano.

FONTEBusiness Insider
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