L’asta per le frequenze 5G è ripartita questo lunedì primo ottobre 2018 e già i risultati a conclusione della giornata di rilancio hanno bissato i record delle precedenti. Gli operatori impegnati nella gara per l’assegnazione delle frequenze hanno fatto lievitare il valore totale del mercato del 5G a oltre 6 miliardi di euro, più del doppio di quanto previsto nelle peggiori ipotesi d’incasso da parte del Governo.
La sfida si gioca sempre sulla banda da 3700 MHz, i cui lotti ormai valgono più di 4 miliardi di euro, dove Tim, Wind 3, Vodafone e Iliad stanno investendo risorse inimmaginabili alla partenza del 10 settembre scorso. Sorpassi e colpi di scena sui quattro lotti da 80 e 20 MHz sono ormai all’ordine del giorno, e non è scontato che i due maggiori operatori di rete, Tim e Vodafone, siano i veri vincitori.
Asta 5G: ecco un piccolo riassunto
Le frequenze della banda 3700 MHz sono molto richieste dagli operatori telefonici perché è subito possibile costruirci un business plan. La banda 700 MHz, invece, è tutta da costruire poiché è sempre stata occupata da frequenze del digitale terrestre. I lotti da 700 MHz sono stati i primi a essere assegnati: Vodafone, Tim e Iliad hanno speso unun totale di oltre 1,3 miliardi di euro. La banda da 26 GHz non è stata ancora oggetto dei rilanci competitivi.
Nell’ambito della banda 3700 MHz, i blocchi più piccoli da 20MHz sembrano già pronti per essere assegnati a Vodafone e Iliad. Non è però chiaro se l’operatore in rosso resterà fuori dalla competizione tra Tim e Wind 3 per il lotto da 80 MHz. Tuttavia la quota complessiva di quasi 6 miliardi di euro non può che rendere felice lo Stato Italiano.