Twitter

Twitter storicamente è il social network più restio ai cambiamenti, qualità questa che rappresenta uno dei suoi più grandi fattori di successo, ma che talvolta si può trasformare anche in un limite non da poco. I post per il sito del canarino blu sono sempre stati qualcosa di sacro, a partire dai 140 caratteri sino ad arrivare all’impossibilità di modificarli una volta pubblicati.

Ultimamente però Twitter pare stia iniziando ad adattarsi alle novità che il mercato dei social sta sperimentando e le sue posizioni rigide ed inflessibili al cambiamento stanno diventando sempre meno decise. Il CEO Jack Dorsey dopo aver aperto le strade ai video a 360° possibili attraverso l’integrazione dell’app Periscope, ha lanciato un sondaggio tra i suoi followers per chiedere quale modifica sia maggiormente necessaria per il futuro della piattaforma.

Le risposte sono state delle più svariate tra chi indica urgenti i provvedimenti ulteriori da prendere per la privacy a chi chiede – come ovvio – maggiore spazio per i propri commenti. A vincere però la gara è stata la richiesta di poter modificare i post, cosa che ovviamente è possibile in tutti i social – da Facebook a Snapchat – tranne Twitter.

Il CEO ha commentato questo risultato definendo come “assolutamente necessaria” questa riforma che, sempre utilizzando le parole di Dorsey, sarà possibile “per tutti gli utenti e non solo per quelli verificati”.

A questo punto, non possiamo che attendere i prossimi mesi per avere finalmente a disposizione anche questa opportunità. Tra poco quando quando sbaglieremo la grammatica in un tweet, non sarà necessario eliminare e riscrivere il messaggio. Basterà solo premere il tasto “Modifica”, come è giusto che sia.

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