La cometa
La cometa “Diavolo” e il suo caratteristico colore verde che la fa risaltare nel cielo

Nel vasto teatro del cosmo, le comete brillano come messaggeri itineranti, viaggiando per lunghi tratti prima di fare il loro audace ritorno nel nostro sistema solare. Tra le molte che solcano l’infinito, una in particolare sta per far risuonare il cielo con la sua presenza spettrale: la cometa 12P/Pons-Brooks, nota anche come la cometa “Diavolo“.

 

Un Diavolo nel cielo

Un soprannome che fa paura e che deriva dalle sue due code luminose che ricordano le corna di un demonio. E’ proprio questo suo aspetto peculiare che ha colpito da secoli gli astronomi che si sono trovati a studiarla. Le code, composte da gas, ghiaccio e detriti, si formano quando la cometa si avvicina al Sole, surriscaldandosi e creando l’immagine classica di una cometa.

Grande come il monte Everest, questa cometa è stata scoperta all’inizio del XIX secolo dall’astronomo francese Jean-Louis Pons. Al suo ritorno, nel 1883, sarà invece l’astronomo William Robert Brooks a parlare di lei nei suoi studi. Dopo un viaggio lungo ben 70 anni nello spazio interstellare, la “Diavolo riapparirà di nuovo nei nostri cieli il 21 aprile, offrendo agli appassionati e agli scienziati l’opportunità di osservarla e, se si hanno le giuste tecnologie, anche fotografarla.

Il suo prossimo passaggio è programmato per il lontano 2095, quindi questa è la vostra occasione per immortalare questo bizzarro viaggiatore celeste. La cometa “Diavolo” risalta tra gli astri grazie al suo colore verdastro, dovuto alla presenza di carbonio biatomico sulla sua superficie. Non dovrete quindi sforzarvi troppo per cercarla.

Ma oltre alla sua suggestiva apparizione, la cometa riveste anche un ruolo cruciale nella ricerca scientifica. Attraverso il suo studio, gli scienziati possono sondare le profondità del sistema solare, ottenendo preziose informazioni sulla composizione primordiale del nostro universo.

 

Guardate in alto e sognate

Come spesso accade, le speculazioni riguardo un possibile impatto della cometa sulla Terra si sono sprecate. Ma state tranquilli: la “Diavolo” passerà ad una distanza sicura dalla Terra, a circa 224 milioni di chilometri, e non rappresenta per noi alcuna minaccia. Il suo passaggio ci offre, piuttosto l’opportunità di godere di una meraviglia celeste tanto rara quanto affascinante. Alzare gli occhi al cielo, di tanto in tanto, ci ricorda la vastità dell’universo che ci circonda e la bellezza che esso contiene.

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