WindTre: promette il 5G ma arriva al massimo a 10 Mbps

Nel 2017 l’Agcom registrò le velocità del 3G in Italia, mostrando dalle sue analisi una media di 9,5 Mbps in download e 2,9 Mbps in upload nelle diverse zone. Alcune regioni del Paese come il Friuli Venezia Giulia arrivarono per prime con ben 11,4 Mbps, mentre altre come la Sardegna registravano solo 6,8 Mbps di velocità. Queste cifre così basse sembrano provenire da tutt’altra era ora che c’è la tecnologia del del 5G, o almeno così dovrebbe essere. La realtà, infatti, è diversa da come credevamo per quanto riguarda alcune delle offerte telefoniche. Sul web sta facendo molto parlare di sé la WindTre e non per buone ragioni. La sua tariffa “GO Unlimited 5G” dovrebbe promettere giga illimitati ma limita la velocità a soltanto 10 Mbps, ancor meno del Friuli Venezia Giulia nel 2017.

Il 5G dovrebbe essere invece il salto tecnologico che aspettavamo da tempo rispetto alle tecnologie di rete, tuttavia le offerte come quella di WindTre fanno pensare che in realtà di innovativo non ci sia nulla. Limitare di così tanto la velocità del 5G e fermarla ad un livello appena superiore a quella del 3G va contro tutto ciò che la tecnologia dovrebbe essere.

WindTre: un illimitato che illimitato non è

Alla questione della velocità si unisce il problema della dicitura “illimitato” nel piano WindTre. L’azienda non ha specificato nei termini e nelle condizioni che spesso il limite di traffico dati oltre certe soglie non arriva oppure è impedito dopo un certo periodo di utilizzo. Se poi contiamo gli aumenti dei costi delle offerte di questi ultimi mesi che rendono già tutto meno allettante, così l’interesse cala proprio a picco sotto le scarpe.

La tariffa “GO Unlimited 5G” di WindTre fa sorgere tante domande su quella che è la situazione del wireless in Italia. L’operatore è ora coperto di critiche per promesse di velocità eccelsa non rispettate. Come si può parlare di progresso di rete se alcuni gestori sono ancora incollati ai limiti dati dal 3G? Cioè, qua non si parla di 4G, è ancora peggio la situazione. I consumatori, quando scelgono una qualsiasi offerta, devono controllare anche le più piccole clausole per non trovarsi davanti spiacevoli sorprese.

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