Eclissi solare: la NASA invita a scattare foto, ma ci sono dei pericoli

L’8 aprile, un evento celeste spettacolare si verificherà nel cielo del Nord America dove un’eclissi solare totale attraverserà sarà visibile da gran parte della regione. In vista dell’eclissi questo evento unico, la NASA ha lanciato SunSketcher, un’iniziativa dove richiede ai partecipanti di utilizzare l’applicazione gratuita di loro proprietà scaricandola sullo smartphone. Gli utenti dovranno registrare l’evento per raccogliere dati preziosi da condividere con gli astronomi e partecipare alla ricerca scientifica.

Basta scaricare l’app gratuita della NASA sul proprio smartphone e utilizzarla per registrare l’eclissi solare per far parte dell’iniziativa. Durante tutta la durata dell’evento, gli utenti devono anche fornire le coordinate GPS della loro posizione per consentire una corretta raccolta delle informazioni. Una volta registrati, i video vengono elaborati dall’app in modo da estrarre i dati inerenti alla forma e alle dimensioni del disco solare. Tutte le info messe insieme contribuiranno poi ad una comprensione dell’eclissi da così tante angolature da creare un’analisi senza precedenti e dalla precisione incredibile.

A cosa serviranno tanti video dell’eclissi alla NASA

La NASA invita tutti coloro che possono osservare l’eclissi a partecipare: più dati si avranno, più saranno complete le ricerche. L’enorme database di video sarà utilizzato per migliorare la comprensione della forma del Sole e dei suoi effetti gravitazionali sui pianeti interni, oltre che per testare e sviluppare nuove teorie. Dal piccolo, ogni spettatore potrebbe avere la sua parte nella storia scientifica.

C’è però un aspetto importante di cui tener conto: inquadrare e fotografare il Sole con uno smartphone potrebbe danneggiare permanentemente l’obiettivo del telefono, specialmente se lo si fa ripetutamente o a lungo. Nessun modello è infatti progettato per gestire l’intensità dei raggi solari durante l’eclissi, che potrebbero concentrare il calore a tal punto da danneggiare il sensore interno della lente. Come si fa quindi? Ciò di cui non ha tenuto conto la NASA è che, per evitare danni al telefono e proteggere anche gli occhi, bisognerebbe acquistare dei filtri solari che consentono di catturare le immagini in modo sicuro.

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