AI, l' umanità a rischioL’ intelligenza artificiale è da qualche tempo la compagna della vita quotidiana perché ci aiuta a svolgere delle mansioni in tempi molto brevi semplificando le azioni che avremmo dovuto fare senza di essa. L’ utilizzo incessante dell’ AI potrebbe portare, in un tempo molto breve, al sopravvento delle macchine sul genere umano; per cui bisogna cercare di fare in modo che ciò non avvenga e che l’ AI non prenda il sopravvento dato che l’ umanità intera ne risente in prima persona.

A preoccuparsi per primo è stato il fondatore del Machine Intelligence Research Institute, Eliezer Yudkowsky che ha ipotizzato la conquista del pianeta da parte dell’ intelligenza artificiale entro 10 anni. Questo significa che bisogna cercare di trovare delle soluzioni all’ avanzamento tecnologico per non mettere in pericolo il genere umano poiché la creazione di nuove tecnologie deve prima far riflettere la persona per capire quali effetti potrebbe avere sulla popolazione.

 

AI, il genere umano è in pericolo

Le visioni catastrofiche di Yudkowsky sono da anni fondate su temi di liberazione del mondo dall’ intelligenza artificiale, infatti aveva anche proposto di bombardare il data center per fermare l’ avanzata dell’ AI, ma comunque sia le sue preoccupazioni sono fondate dato che se non si riesce a frenare l’ avanzata dell’ AI si creerebbero tutti i presupposti per il predominio della macchina sull’ uomo. Alcune attività che facciamo quotidianamente potrebbero essere sostituite dalle macchine facendo diminuire la manualità delle persone e la loro abilità nel fare una determinata azione.

Per adesso quindi il fattore principale da analizzare è l’ impatto che le nuove tecnologie potrebbero avere sul genere umano e se questo fattore fosse predominante quali sono le azioni che bisognerebbe intraprendere per diminuire il controllo dell’ intelligenza artificiale sulla vita dell’ uomo. Le soluzioni devono essere trovate collaborando tra i vari paesi e cercare di rimediare al predominio dell’ AI sull’ uomo.

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