Gli Stati Uniti, entro la fine del secolo, potrebbero affrontare una trasformazione così radicale da risultare irriconoscibili, secondo uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Nature Cities. Il focus di questa ricerca condotta da Uttara Sutradhar, una studentessa laureata in ingegneria civile presso l’Università dell’Illinois a Chicago, si estende oltre le grandi città, coinvolgendo tutti i 50 Stati americani. Le sue proiezioni si basano sull’analisi delle tendenze comportamentali della popolazione, utilizzando dati provenienti dal censimento statunitense e incorporando due set di dati che comprendono cinque possibili scenari climatici futuri.
La problematica principale affrontata nello studio è il declino demografico che molte città statunitensi stanno già sperimentando. Attualmente, il 43% delle città americane sta perdendo residenti. Secondo le previsioni di Sutradhar, in base agli scenari climatici considerati, fino al 64% delle città potrebbe affrontare un declino demografico entro il 2100.
Secondo questi studi, a livello globale, emerge una previsione demografica sorprendente. Entro la fine del secolo, gli ottuagenari potrebbero superare di due a uno la popolazione sotto i 5 anni. Questo cambiamento demografico potrebbe avere ripercussioni significative su vari aspetti della società.
Lo scenario terribile dell’America nel 2100
Contrariamente all’immagine di città fantasma, gli studiosi suggeriscono che le città potrebbero trasformarsi in comunità frammentate e diradate. Uno scenario questo davvero allarmante, che porterebbe la popolazione ad affrontare sfide senza precedenti. La riduzione demografica, infatti, comporterebbe inevitabilmente interruzioni nei servizi di base come trasporti, approvvigionamento di acqua pulita, elettricità e accesso a Internet. Le città, restringendosi e invecchiando, potrebbero trovarsi in difficoltà a mantenere la qualità della vita attuale.
Per comprendere le possibili conseguenze di questo fenomeno, basta guardare a situazioni già verificatesi, come quella di Jackson, Mississippi, nel 2021. Qui, l’abbandono delle infrastrutture ha portato a una grave crisi nell’approvvigionamento di acqua pulita per l’intera comunità.
Inoltre, i luoghi potrebbero diventare meno abitabili a causa di fenomeni climatici estremi, come ondate di calore e inondazioni ripetute. Le regioni del Nordest e del Midwest potrebbero essere particolarmente colpite, con città che vedrebbero una significativa diminuzione della popolazione. In un simile scenario, Stati come il Texas e lo Utah verrebbero pericolosamente coinvolti in queste trasformazioni.
Il panorama descritto dallo studio mette in luce la necessità di affrontare in modo globale e urgente le questioni legate alla diminuzione demografica e alle conseguenze ambientali per garantire un futuro sostenibile.