Microsoft
La società leader dei sistemi operativi espande il suo cloud in UE.

Microsoft finalmente può far salvare i dati degli utenti anche in UE, nel suo nuovo cloud.

Microsoft, finalmente una struttura cloud che permette la localizzazione dati cloud in UE

La seconda parte del rollout di Microsoft riguardo all’offerta di localizzazione di dati nell’UE è stata completata. La nuova struttura cloud prende il nome di “EU Data Boundary for the Microsoft Cloud” ed è in grado di memorizzare ed elaborare i dati personali degli utenti, comprendente anche i registri di sistema automatici. La prima parte che la società ha affrontato è quella che riguardava i dati dei clienti, ovvero quelle informazioni impostate dagli utenti attivamente.

Microsoft negli ultimi anni, ha subito critiche da parte delle autorità di protezione dei dati in UE, queste ultime riguardavano l’uscita dei dati dai suoi cloud. La società famosa per i suoi sistemi operativi e non solo ha avuto anche dei forti rischi a livello normativo. Un rischio che poteva verificarsi con probabilità elevate, è l’accordo di trasferimento tra l’UE e gli Stati Uniti dei dati. Quest’ultimo è stato annullato dalla Corte di Giustizia Europea perchè  quest’accordo violava le norme Europee riguardanti le leggi sulla Privacy degli utenti.

Lo scorso luglio per bilanciare l’ultimo accordo, si ne è stipulato un altro riguardante i dati tra UE e Stati Uniti. Siccome la revisione legale da parte di Privacy Shield e Safe Harbor (il precedente accordo transatlantico stipulato), è fallita, allora non possiamo dire con certezza che l’ultimo accordo da parte di Microsoft sopravvivrà.

Inoltre la società Microsoft sta rilasciando agli utenti delle informazioni di trasparenza e documenti per aiutarli a farsi un’idea chiara dei flussi di dati. Verrà successivamente lanciata una nuova fase, questa avrà il compito di occuparsi della memorizzazione dei dati trasferiti temporaneamente, necessari per interazioni di supporto tecnico. Inoltre si prevede che la società offrirà un supporto a pagamento che andrà a fornire una risposta dall’interno dell’UE di tipo tecnico.

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