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Negli Stati Uniti esiste una macchina che riproduce i suoni prodotti dagli esseri umani quando usano la toilette. Questo nuovo concetto ha il potenziale per aprire la strada all’installazione di sensori nei bagni pubblici per monitorare l’insorgere di malattie come il colera nei Paesi sottosviluppati.

Partendo da un suggerimento di David Ancalle, ingegnere meccanico che sta conseguendo il dottorato in fluidodinamica, e di Maia Gatlin, ingegnere aerospaziale che ha assistito nella costruzione del simulatore, sono stati effettuati dei test presso il Georgia Tech Research Institute (GTRI). SHART, abbreviazione di Synthetic Human Acoustic Reproduction Testing (test di riproduzione acustica umana sintetica), si riferisce alla situazione in cui si crede di espellere gas intestinali e invece si espelle qualcosa di più consistente dal corpo.

Gli scienziati lavorano per la prevenzione

Gli studi sono in corso da tempo e sono stati originariamente concepiti come un’indagine sulle firme sonore dei peti. Il team di studio ha ritenuto di poter distinguere la flatulenza normale da quella causata da un retto con anomalie, probabilmente dovute alla crescita di un tumore, correlando i rumori prodotti con le caratteristiche geometriche del retto, ad esempio. Una diagnosi precoce e un minor ricorso a procedure potenzialmente dannose come la colonscopia sarebbero stati possibili con questo tipo di tecnologia di rilevamento.

A seguito di questi primi studi, un gruppo più ampio di ricercatori ha iniziato a collaborare a un progetto per creare metodi passivi per rilevare la diffusione di epidemie di malattie gastrointestinali. L’analisi del rumore, almeno in teoria, è più semplice da eseguire rispetto all’analisi video e potrebbe essere più affidabile per quanto riguarda le segnalazioni di individui che iniziano ad avere problemi di salute di questo tipo.

Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il numero annuale di casi di colera è compreso tra 1,3 e 4 milioni, con decine di migliaia di decessi. Diversi ceppi del batterio Vibrio cholerae, che prosperano nell’acqua e negli alimenti contaminati da rifiuti umani, sono responsabili della diffusione del colera.

Il team che ha ideato SHART è partito da una libreria di registrazioni e video di rumori di toilette trovati su Internet ed è stato sviluppato in concomitanza con l’hardware.

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