Truffe: i consigli della Polizia salveranno il nostro conto in banca

Di truffe ne è pieno l’internet. Da quelle sulle carte di credito, a quelle tramite email (phishing) o ancora attraverso i messaggi, ma anche quelle della differenza, del sì, del catalogo, dei buoni spesa, del pacco sospeso, della banca e della casa vacanze. Le regole però sono le stesse per tutte e ci permetteranno di salvarci dalle grinfie dei criminali.

Truffe: salvarsi è possibile grazie a questi accorgimenti

La Polizia di Stato ha messo a disposizione di tutti dei segreti utili per sconfiggere i peggiori nemici del nostro portafogli: i truffatori. Qui di seguito troverete tutte le dritte.

  • Non aprire la porta di casa a sconosciuti anche se vestiti in
    uniforme e se dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica
    utilità.
  • Controllate con una chiamata da quale servizio sono stati mandati gli
    operai che bussano alla porta e perché. Se non siete sicuri, ignorate il richiamo.
  • Nessun ente manda personale a casa per il pagamento
    delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date
    per sbaglio.
  • Non fermatevi mai per strada e non fidatevi di chi vi offre facili
    guadagni, ma anche di chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il
    libretto personale.
  • Quando prelevate o versate in banca o in un
    ufficio postale, fatevi accompagnare soprattutto nei
    giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelle di scadenza
    generalizzate.
  • Se vi sentite seguiti od osservati, chiedete aiuto al servizio di vigilanza della banca oppure entrate in un negozio e cercate un poliziotto
  • FONDAMENTALE: nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue
    per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha
    dato.
  • State attenti quando usate il bancomat, poiché qualcuno potrebbe osservarvi.
  • Per qualsiasi problema o perplessità chiamate il numero 113.
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