Ogni studente di economia delle scuole superiori sa che i controlli sui salari e sui prezzi non funzionano, e che una tassazione eccessiva manda in bancarotta la popolazione.
Ma ciò non impedisce ai governi di provare le stesse tattiche più e più volte.
Da anni l’Italia è colpita dal problema dell’evasione fiscale: il debito è altissimo, arrivando ad un incredibile 132% del PIL ed i numeri sono in aumento. In altre parole, il debito del governo italiano è sostanzialmente più grande del valore dell’intera economia italiana.
È quasi quanto la Grecia e peggiora ogni anno poiché il governo nazionale gestisce regolarmente i disavanzi di bilancio.
La loro unica soluzione, ovviamente, è aumentare le tasse, esattamente l’opposto di quello che dovrebbero fare. Abbiamo già in atto un sistema chiamato redditometro, uno strumento automatizzato che consente alle autorità fiscali di spulciare le entrate e le uscite dei residenti italiani.
L’algoritmo trova chiunque abbia spese superiori al proprio reddito e presume che abbia evaso le tasse. L’ironia qui è piuttosto alta dato che lo stesso governo italiano ha spese superiori alle sue entrate.
Arriva il risparmiometro
All’inizio di questo mese, tuttavia, le autorità fiscali italiane hanno lanciato un nuovissimo strumento chiamato risparmiometro.
Il Risparmiometro esamina tutti i registri finanziari: transazioni con carta di credito, conti bancari, conti di investimento, ecc. per determinare se qualcuno ha più risparmi rispetto alla sua occupazione.
Con il sistema del Redditometro, se spendi troppi soldi, l’algoritmo che stai evadendo le tasse.
Ma con il Risparmiometro, se risparmi troppi soldi, sei nei guai. L’algoritmo esamina anche l’attività bancaria per vedere con quale frequenza utilizzi il conto.
E se non stai usando il conto abbastanza frequentemente, il governo presume che sia perché stai trattando contanti e quindi eludendo le tasse.