Si prevede che l’Europa nordoccidentale inizierà un inverno pericoloso a causa della scarsita di approvvigionamenti del diesel, un carburante che alimenta vari settori dell’economia.
Secondo Wood Mackenzie Ltd., le scorte della regione di diesel stradale, olio combustibile e altri combustibili dovrebbero ridursi questo novembre al livello più basso mai registrato in 10 anni. Ciò significa che c’è una quantità inferiore del consueto, il continente si prepara a una crisi energetica invernale potenzialmente grave.
“Ci aspettiamo che le azioni attingano a un tasso stagionale, ma stiamo partendo da questa base molto bassa“, ha affermato James Burleigh, il principale analista dei mercati petroliferi europei della società di consulenza.
Un problema che si estenderà anche l’anno prossimo
Il diesel è vitale per le auto e i camion in Europa, ed il suo uso è stato storicamente incoraggiato finanziariamente. Tali combustibili sono anche consumati dalle navi e utilizzati dai settori delle costruzioni e manifatturiero. Secondo i dati di Insights Global, le scorte nello stoccaggio indipendente nell’hub di scambio di petrolio Amsterdam-Rotterdam-Anversa sono al livello più basso per il periodo dell’anno almeno dal 2008.
Alcune analisi rivelano inoltre che questa carenza potrebbe diventare un problema all’inizio del prossimo anno, quando entrerà in vigore un divieto dell’UE sulle importazioni marittime dalla Russia, attualmente il più grande fornitore esterno del continente.
Ma questa è solo una parte di una più ampia crisi energetica che ha inghiottito il continente in seguito all’invasione russa dell’Ucraina, facendo impennare i prezzi del gas naturale e dell’elettricità e aumentando l’inflazione.
Anche adesso, un periodo dell’anno in cui le scorte europee in genere si accumulano, ci sono segnali allarmanti. Anche Austria, Svizzera e Ungheria hanno dichiarato che distribuiranno il petrolio dalle riserve accumulate negli ultimi mesi.