Alcuni ricercatori ritengono di poter rendere milioni di case in Europa perfettamente funzionanti anche senza gas, con l’aiuto di una “batteria termica” a base di sale e acqua. Il team della Eindhoven University of Technology afferma che queste nuove batterie compatte ed economiche sono pronte per i primi test e sarà un “punto di svolta per le fonti energetiche”.

La batteria si basa su un vecchio principio termochimico, ovvero che quando l’acqua viene aggiunta al sale produce calore. È anche possibile il contrario, per cui il calore può essere utilizzato per far evaporare l’acqua, immagazzinando così l’energia termica all’interno del sale. L’accumulo di calore all’interno del sale rende la batteria completamente priva di perdite, fornendo un modo incredibilmente efficiente per immagazzinare energia per un uso futuro. Ciò è particolarmente utile quando la fornitura di energia proviene da fonti rinnovabili, come energia eolica e solare, che tendono a fluttuare in modo significativo e quindi necessitano di gas o altre fonti.

Emergenza gas nelle case di milioni di cittadini: realizzata nuova batteria termica

Ci sono voluti 12 anni per sviluppare e portare a termine un progetto su una batteria che potesse effettivamente funzionare su larga scala. I ricercatori ritengono che questo sia anche il momento adatto per testare la nuova batteria termica, considerata l’impossibilità di utilizzare gas russo. La fonte di calore da immagazzinare nel sale può essere prelevata da sottoprodotti industriali. Ad esempio, dal “calore di scarto” residuo nelle fabbriche o il calore in eccesso dai data center.

“Se il calore residuo industriale potesse essere utilizzato per riscaldare le case, si avrebbe una situazione vantaggiosa per tutti. Le case potrebbero essere indipendenti dal gas – una necessità ancora più urgente data la dipendenza dal gas russo – e le emissioni di CO2 sarebbero ridotte”. Nonostante la sua semplicità, il proof-of-concept è stato già in grado di fornire riscaldamento a una famiglia media di quattro persone per due giorni. Da allora gli ingegneri lo hanno aggiornato a un prototipo delle dimensioni di un grande armadio. Con una capacità di accumulo quasi 30 volte superiore, potrebbe riscaldare una casa per due mesi.

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