Il lancio di Dreame nel 2017, con l’accoppiata vincente al sistema di robot e prodotti smart di Xiaomi, ha portato alla nascita di numerosi prodotti nell’ambito della pulizia e del lavaggio nella nostra casa. Negli scorsi mesi abbiamo avuto l’opportunità di testare e provare due modelli di punta, L10 Pro e H11 Max, che ci hanno lasciato non solo contenti per funzionalità e comodità, ma anche soddisfatti sotto il profilo dell’utilizzo a lungo termine e del prezzo. Il lancio di Dreame W10 ha portato sul mercato un nuovo prodotto, completo di un grande serbatoio per l’acqua e di un sistema di asciugatura del mocio sotto al robot, efficace, ma fino ad un certo punto.

Design e ingombro

Siamo stati abituati nella maggior parte dei casi a robot aspirapolvere dalla forma tonda: questo gli garantisce una facilità di navigazione ottimale, in grado di arrivare ovunque senza troppi problemi relativi agli ostacoli lungo il percorso. Questa volta invece Dreame ha optato per una forma più ellittica e compatta, che diminuisce le dimensioni del prodotto, ma che introduce (come vedremo più avanti) alcune piccole difficoltà aggiuntive nella navigazione.

Come per L10 Pro, anche in questo caso W10 è realizzato interamente in plastica, di buona fattura ovviamente, con un sistema di ruote a trazione motorizzata in grado di superare anche scalini di 2cm circa. Presente la spazzola laterale sul fondo, la spazzola principale, due alloggiamenti per le spazzole lavapavimenti e all’interno invece un piccolo serbatoio per la polvere con relativi filtri. 8-9cm l’altezza da terra, con la torretta radar che supera di poco i 10cm: perfetto per andare anche sotto i mobili più bassi senza alcun tipo di problema.

La base di ricarica questa volta è enorme. Si tratta di un contenitore di 43x40x34cm, con una colorazione bianca che richiama perfettamente quella del robot, con un display sulla parte superiore e due pulsanti touch. La console di comando con il display a colori ci indica lo stato del robot e la percentuale di ricarica, con i due tasti relativi all’avviamento della pulizia e del ritorno alla stazione.

Sempre sulla parte superiore un coperchio molto sottile ci dà l’accesso all’interno del box, con la presenza di due grandi serbatoi relativi all’acqua pulita e all’acqua sporca di raccolta dopo la pulizia da circa 4 litri ciascuno. Nella parte inferiore invece è presente una cavità nel quale il robot si andrà a riposizionare e ricarica dopo la pulizia, con una stazione di lavaggio e pulizia della due spazzole a seconda dei settaggi della nostra applicazione. Finito il lavaggio si avvierà automaticamente anche un sistema di riscaldamento per asciugare le spazzole bagnate, ma che impiega circa 3-4 ore per un’asciugatura completa (il rumore generato è minimo anche se percepibile).

Spazzole e serbatoi

La spazzola sul lato inferiore è larga 19cm, per una superficie di copertura e pulizia maggiore rispetto a L10 Pro. Anche la spazzolina laterale per raccogliere la polvere dai bordi dei mobili e dagli angoli è più curata e soprattutto presenta un numero maggiore di bracci, per permettere una copertura e una pulizia più accurata. I radar sono posti un po’ ovunque per permettere una navigazione tramite scansione dell’ambiente, con dei sensori di prossimità che gli impediscono di arrivare a sbattere contro mobili o oggetti. Il serbatoio per la polvere è sicuramente l’elemento più sacrificato del prodotto, con delle dimensioni ultra compatte e una capienza inferiore ai 500ml. Dovremo svuotarlo (a seconda della metratura dell’ambiente da pulire) ad ogni pulizia, o massimo ogni due pulizie, in maniera del tutto manuale, cercando di controllare anche la pulizia del relativo filtro.

Le spazzole per il lavaggio invece sono state ottimizzate alla perfezione, con due piccole spazzoline rivestite di tessuto in grado di girare su se stesse e quindi pulire più a fondo. Più avanti vedremo anche la loro efficacia nelle prove reali.

Configurazione e primo utilizzo

Così come per L10 Pro, la configurazione dei prodotti Dreame è davvero facile e intuitiva: basterà scaricare dallo Store delle app Xiaomi Home e seguire le istruzioni presenti sul foglio nel robot. In pochi minuti sarà collegato alla nostra rete di casa, alla nostra app e perfino al nostro smartphone, potendo avviare la pulizia in maniera veloce e immediata.

Durante la prima pulizia in assoluto, potremo scegliere se avviare contestualmente la scansione della casa E la pulizia, o se avviare SOLO una scansione veloce della casa, per cominciare a suddividere gli ambienti della mappa che si viene a creare. Non preoccupatevi se inizialmente non verrà scansionato tutto poiché nelle pulizie successive il robot integrerà quegli angolini e quegli spazi che gli sono sfuggiti inizialmente.

Potenza, sensore e prestazioni

A livello di potenza di aspirazione non possiamo affatto lamentarci: con una potenza di 4.000Pa è uno dei più potenti sul mercato, elemento che ne migliora l’efficacia soprattutto su superfici difficili e tappeti. La potenza può essere comunque regolata sia manualmente che automaticamente durante la pulizia, con un sensore in grado di rilevare i tappeti che funziona e regola la potenza aspirante in maniera perfetta. Effettivamente la pulizia della casa dopo l’aspirazione è stata eccellente, senza polvere o capelli lasciati a terra dopo il passaggio del robot.

Il lavaggio del pavimento invece, grazie alla doppia spazzola con funzione rotante, riesce ad arrivare molto più in profondità rispetto al panno fornito con L10 Pro. Grazie ad una pressione di circa 10nm e ad una rotazione di 180 giri per minuto, la sua efficacia è visibilmente superiore a quella di altri prodotti dedicati. Peccato che in ogni caso non si possano usare detersivi o detergenti, ma vada quindi usata esclusivamente l’acqua. Possiamo scegliere attraverso l’applicazione se procedere al lavaggio e all’aspirazione contemporaneamente o se applicare solo la funzione di lavaggio se magari il pavimento è piuttosto pulito. Ogni 5-10-15 metri quadri, o al cambio di stanza, il robot andrà alla base per ripulire le spazzole e il consumo di acqua in questi casi è consistente. Impostandolo per la pulizia ogni 10 metri quadri, abbiamo consumato circa 2 litri di acqua per pulire 30 metri quadri di superficie.

Passando invece alla scansione laser LIDAR delle stanze e degli ostacoli, abbiamo notato una certa irruenza nell’affrontare la pulizia delle stanze. Se L10 Pro ci aveva invece abituati ad un tocco delicato e raramente toccava dei mobili o degli ostacoli, W10 è molto più rapido e al tempo stesso decisamente meno delicato: molto spesso tasta le superfici, tocca le sedie e i mobili e non riconosce in tempo gli ostacoli, accorgendosi di una borsa o di un paio di scarpe solo dopo averle toccate e leggermente spostate. Sicuramente con successivi aggiornamenti questi aspetti tenderanno a migliorare, come è stato anche per L10 Pro, ma effettivamente la tendenza di W10 è diversa.

Le ruote motrici sono abbastanza grandi e riescono a superare piccoli ostacoli, ma in alcuni casi ha dovuto eseguire diversi tentativi per superare un piccolo gradino dalla giusta angolazione. Lo stesso vale per i tappeti, con un comportamento decisamente imprevedibile: a volte sembra che non gli procurino alcun fastidio, e altre invece si blocca portandosi dietro interi tappeti, con successivo sblocco manuale necessario per riprendere la pulizia. Se avete tanti tappeti a casa, con l’attuale aggiornamento potrebbe non fare proprio al caso vostro, ma in caso contrario dipende comunque dal tipo di tappeto e dalla presenza o meno delle frange, vero nemico di questi prodotti tech.

Ma veniamo alla sua forma ellittica: senza dubbio tale scelta ha permesso a questi prodotti di arrivare meglio agli angoli della casa, soprattutto rispetto ad altri robot dalla forma tonda, ma con questa variazione sono aumentati sensibilmente anche le manovre necessarie per pulire una stanza e i tempi di pulizia. Infatti, laddove prima bastava semplicemente ruotare per tornare indietro, in questo caso è necessario approcciare il movimento tra gli ostacoli in maniera differente, con un grado di difficoltà aggiuntivo. Forse anche a questo elemento è dovuta la minore delicatezza nell’approccio agli ostacoli.

App e mappatura

Xiaomi Home è l’app di riferimento per la gestione di Dreame Bot e della pulizia della casa. Attraverso l’app si può fare davvero tutto, dalla personalizzazione della mappa della casa, con relativa divisione degli ambienti, indicazioni dei luoghi vietati per il lavaggio o dei luoghi in cui non far andare il robot, fino alla possibilità di programmare le pulizie ad un certo orario in maniera del tutto automatica. Non abbiamo riscontrato problemi o bug tramite l’utilizzo e Xiaomi Home ha sempre garantito un corretto funzionamento e un’ottima fluidità. Attraverso l’app è possibile anche selezionare le tre diverse modalità di pulizia: quella dedicata all’intera casa, quella dedicata alla selezione delle stanze da pulire o semplicemente tracciando un’area da pulire sulla nostra mappaA seconda dell’esigenza potremo avviare uno di questi programmi, mentre anche a livello di programmazione le possibilità sono davvero tantissime. Non solo possiamo impostare diverse programmazioni, ma anche le stanze da pulire, la potenza da usare, i giorni di utilizzo e l’orario di partenza. In ogni caso Xiaomi Home è un valore aggiunto da tenere in considerazione per la gestione di Dreame Bot W10.

Batteria e autonomia

6400mAh garantiscono un’autonomia adeguata alla maggior parte degli utenti. Dalle nostre prove consumi e prestazioni si sono mantenute sempre molto costanti tra le diverse prove di pulizia con i seguenti risultati:

  • in modalità aspirazione Standard, con rilevamento dei tappeti attivo, rilevamento degli ostacoli attivo, per 40 minuti circa di pulizia un consumo del 50-55% (effettivi 25mq);
  • in modalità lavaggio con spazzole, funzionamento per circa 35-40 minuti un consumo del 70% (effettivi 20mq).

Ovviamente queste sono solo indicazioni generali, poiché i consumi potrebbero variare, e di molto, in base a diversi aspetti e diverse variabili. I tappeti, in luoghi angusti o difficili da raggiungere costringono il robot a passare più volte o ad aumentare le manovre necessarie per eseguire una pulizia approfondita. Se invece avete a disposizioni stanze ampie con pochi ostacoli, oltre a metterci di meno come tempistiche, diminuirà anche il consumo finale. Nella prova che abbiamo eseguito le condizioni erano le peggioricon ambienti piccoli e tanti tappeti sparsi per casa, che hanno portato a completare la pulizia in circa 40 minuti con una batteria residua cospicua. La ricarica invece avviene da 0 a 100% in poco più di due ore e mezza.

Conclusioni e prezzo

Il prezzo ufficiale di circa 1.099 euro, attualmente disponibile esclusivamente sullo store ufficiale di Dreame su Aliexpress, è effettivamente eccessivo in relazione a quello che offre. Per il lancio sarà possibile acquistarlo direttamente dal sito ufficiale con uno sconto di 210 euro, al prezzo di 889 euro. Mettendo direttamente a confronto due modelli come L10 Pro o Z10 Pro, con questo W10, le differenza sulla carta sono consistenti, ma non tali da giustificare un prezzo di circa 700€ in più. Senza dubbio la comodità di avere una base di ricarica che lava e asciuga le spazzole, che separa l’acqua pulita e l’acqua sporca grazie ai serbatoi, è molta; tuttavia, sfruttabile solo per ambienti molto grandi come ad esempio uffici e grandi case, mentre per gli ambienti più piccoli come piccole case o appartamenti anche i modelli più economici della gamma Dreame andranno più che bene.

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