La decisione del tribunale regionale di Monaco di Baviera di vietare a Lenovo e Motorola la vendita di smartphone in Germania, almeno temporaneamente, è stata resa necessaria dalla violazione di un brevetto essenziale per gli standard 4G e 5G detenuto da InterDigital. Questa violazione ha sollevato preoccupazioni riguardo alla conformità dei dispositivi Lenovo e Motorola con il principio FRAND (Fair, Reasonable And Non-Discriminatory), che stabilisce condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie per l’utilizzo di brevetti essenziali.
La sentenza è un duro colpo per entrambe le aziende, poiché impedisce loro di offrire sul mercato tedesco dispositivi dotati del modulo WWAN per l’accesso alle reti mobili tramite connessione cellulare. Questo potrebbe avere un impatto significativo sulle loro operazioni e sulle vendite nel mercato tedesco, uno dei più importanti in Europa.
Lenovo prepara un accordo
La recente decisione dei tribunali tedeschi riguardo alla violazione dei brevetti essenziali per gli standard 4G e 5G detenuti da InterDigital rappresenta una tappa significativa in un contesto più ampio di dispute legali nel settore della tecnologia. Questo episodio segue una serie di controversie legali simili in cui sono coinvolti grandi attori dell’industria tecnologica.
È interessante notare che InterDigital si trova ora in una posizione di rivincita dopo la sua sconfitta nel Regno Unito contro Lenovo. La recente decisione delle corti tedesche potrebbe riflettere la tendenza dei tribunali tedeschi a proteggere gli interessi dei querelanti in casi di violazione di brevetti, il che ha portato InterDigital a cercare giustizia in Germania.
La questione fondamentale qui è il concetto di “equo e ragionevole“, che è centrale nelle dispute legali relative ai brevetti essenziali. Finché non ci sarà una normativa comunitaria che fornisca indicazioni più precise e uniformi su cosa costituisca un’offerta FRAND, rimarrà il rischio di cause legali e dispute tra le parti coinvolte.
Attualmente, in Germania, la vendita di smartphone e altri dispositivi Lenovo dotati di connessione mobile è vietata, salvo quelli già presenti nei negozi. Tuttavia, è improbabile che questo blocco duri nel lungo periodo, poiché è nell’interesse di entrambe le parti trovare una soluzione che risolva la questione in modo tempestivo e equo.
AGGIORNAMENTO: Vi riportiamo di seguito lo statement ufficiale rilasciato da Lenovo, in merito al caso Interdigital (IDC): “In qualità di leader tecnologico globale Lenovo rispetta l’impegno e gli investimenti che portano innovazione, e siamo sia concessori che titolari di licenze di proprietà intellettuale. Per quanto riguarda il caso Interdigital (IDC), rispettiamo la decisione del Tribunale di Monaco ma non la condividiamo poiché riteniamo che IDC abbia violato i propri obblighi legali di concedere in licenza la propria tecnologia a termini equi, ragionevoli e non discriminatori (FRAND) a Lenovo o ai nostri fornitori terzi. L’accesso a tecnologie conformi a uno standard secondo i termini FRAND è fondamentale per il futuro dell’industria tecnologica globale; continueremo a lottare per la trasparenza nelle trattative sulle licenze e contro le aziende che determinano tariffe eccessive per i loro portafogli di brevetti. L’innovazione deve essere accessibile e a prezzi ragionevoli, e i comportamenti e le tariffe irragionevoli di IDC in materia di licenze globali sui brevetti svantaggiano i clienti in Germania, in particolare i consumatori, riducendo l’accesso alle tecnologie più recenti e facendo aumentare i prezzi dei dispositivi tecnologici. Guardiamo fiduciosi alla successiva fase del procedimento e al nostro appello“.