Il mondo della tecnologia si evolve in continuazione e i nuovi standard relativi alla qualità della grafica, alle possibilità dell’hardware di nuova generazione e ai nuovi giochi prodotti sono in continua crescita e in continuo miglioramento. Tuttavia, un problema ben più grande emerge nel campo del gaming, con un problema nella reperibilità e soprattutto nei prezzi di questi nuovi componenti, che hanno lasciato in molti a bocca asciutta. Per questo motivo le ricerche riguardanti lo streaming dei nostri giochi preferiti tramite il collegamento a server dedicati è stato messo sulla bilancia del mercato, per cercare di capire quanto fosse possibile avverare un progetto di questo tipo, e soprattutto con quali compromessi.

Se Stadia, con il suo streaming, ha dato inizio ad un servizio di buona qualità ma non perfetto, Nvidia si è spinta ben oltre con GeForce Now, che presenta delle possibilità ben superiori e una qualità davvero sorprendente, sfruttando le ultime tecnologie a nostra disposizione e su un ampio numero di piattaforme. I nuovi SuperPOD con RTX 3080 offrono un servizio ineguagliabile al momento, e limitato nella disponibilità, ad un prezzo abbordabile e tutto sommato, dopo alcune considerazione necessarie, congruo.

 

Piani e caratteristiche

Sono tre i piani a disposizione dell’utente: il primo, completamente gratuito, che ci permette di accedere allo streaming online su server meno performanti e solo per sessioni di un’ora; il secondo piano prevede un costo mensile di 9,99 euro per un mese o di 49,99 euro per 6 mesi, un rig premium con la possibilità di attivare il Ray Tracing, server con accesso prioritario senza attese, sessioni di 6 ore e modalità di streaming in Full HD a 60FPS; infine, la terza e più interessante modalità, soprattutto per i gamer più esigenti: 99 euro per 6 mesi di abbonamento con accesso a rig con RTX3080, sessioni prolungate a 8 ore e streaming fino al 2K a 120FPS, con l’aggiunta di Shield TV HDR fino ad una risoluzione 4K. Insomma, tante possibilità e tante caratteristiche diverse che possono adattarsi più o meno bene alle proprie esigenze. Se magari avete a disposizione solo un monitor fullHD a 60Hz, probabilmente sfruttare l’abbonamento premium RTX3080 non ha molto senso, ma se siete dei gamer con i fiocchi, con monitor ad alto refresh rate ed esigenze più elevate, allora il costo raddoppiato per i server esclusivi con RTX 3080 avranno perfettamente senso.

Vantaggi e svantaggi nella nuova era dello streaming

Molti di voi sono sicuramente preoccupati per la stabilità dei server, la qualità grafica e in particolar modo della latenza tra l’immagine visualizzata a schermo e i comandi impartiti dalle nostre periferiche. Proprio per questo motivo abbiamo dato priorità assoluta a questi aspetti nella nostra prova dedicata del piano con Abbonamento Premium RTX3080, cercando di rispondere a tutti questi interrogativi nella maniera più onesta e semplice possibile. Nel corso degli scorsi anni, i vari servizi streaming approdati sul mercato avevano un problema legato alla latenza, con un ritardo ben visibile tra i comandi impartiti e quello che era effettivamente visibile su schermo. La tecnologia era acerba e in molti si sono accontentati, senza però godere di un’esperienza senza compromessi. Ma finalmente Nvidia è riuscita a raggiungere un compromesso quasi perfetto tra latenza, qualità dell’immagine e input lag dei comandi, grazie a delle caratteristiche uniche: un RTD (roundtrip delay) eccellente che si attesta tra i 40 e i 70ms con giochi famosissimi come Apex Legends, CS:GO e Destiny 2, e che come vedremo più avanti nella nostra prova, ha dimostrato di raggiungere livelli eccezionali anche con altri titoli. I nuovi SuperPOD messi a disposizione da Nvidia, sparsi in giro per il mondo e nel nostro caso agganciati al server EU Central, hanno saputo garantire una stabilità eccezionale e una qualità grafica assolutamente incredibile, soprattutto se pensiamo al tipo di servizio e alla sua profonda efficacia.

Certo, non sono presenti tutti i giochi che abbiamo in libreria, ma ne vengono aggiunti in continuazione: nel nostro caso abbiamo testato Ghostrunner, per verificare un titolo che necessita di una velocità nell’input dei comandi ai massimi livelli per non perdere nemmeno un salto o una kill, Assetto Corsa Competizione, altrettanto esigente sotto questo fronte per non saltare le frenate o ritardare gli inserimenti in curva, e anche Guardiani della Galassia, per goderci un Hack’n’Slash da urlo in modalità storia. Ma non solo: abbiamo avviato anche Assetto Corsa, Tomb Raider, The Witcher III, The Medium e molti altri, per testare la stabilità dei server su più giochi possibile.

Magari potrebbe sembrare scontato, ma collegandoci ai server dedicati Nvidia con un abbonamento GeForce Now non avremo bisogno di acquistare l’ultima scheda grafica disponibile sul mercato, o di un rig per il gaming, ma neanche di supporti di memoria con terabyte e terabyte di SSD dal costo attualmente proibitivo. Il vantaggio è quello di poter accedere da qualsiasi dispositivo, in qualsiasi momento e in qualsiasi condizione, semplicemente disponendo di una connessione ad internet abbastanza veloce da impedire la comparsa di lag (dovuti nella maggior parte dei casi alla nostra connessione e non ai server in sé). Un risparmio incredibile sotto il profilo dell’attrezzatura che si traduce in un costo di soli circa 8 o 16 euro al mese, a seconda dell’abbonamento, e che ci ha permesso di godere anche dei giochi più pesanti, perfino dal nostro smartphone. Occorre anche mettere in considerazione altri due aspetti che abbiamo piacevolmente apprezzato: quello dei consumi del nostro rig dedicato al gaming e quello del calore/rumore. Da una parte qualsiasi gamer che si rispetti sa molto bene che GPU e CPU sono estremamente energivori, e spesso se sfruttate al loro massimo possono portare a consumi superiori ai 400 o 500W per ora. Ovviamente non è questo a fare la grande differenza, ma l’uso dei server GeForce Now ci permette di azzerare questi consumi, dato che le nostre CPU o GPU non saranno più responsabili dell’immagine che vediamo a schermo. Inoltre, in molti casi questo tipo di attrezzatura sfruttata al massimo porta ad una rumorosità importante e ad una emissione di calore non indifferente, nel nostro caso quasi insopportabile nell’estate romana a cui siamo sottoposti, e che non rappresenta più un problema con il servizio streaming. Se pensiamo poi che il principale difetto dei computer portatili è quello di consumare molto velocemente la propria autonomia sotto sforzo, in questo caso potremo giocare il doppio, se non il triplo, dato che l’unico elemento impegnato durante le sessioni sarà il monitor e la scheda di rete per la ricezione dei dati. Non male tutto considerato, o no?

Prove e test di affidabilità

Se l’identificazione dei vantaggi e degli svantaggi è importante per la comprensione e per la valutazione di un servizio, lo sono altrettanto anche i test sul campo, in grado di mostrare eventuali debolezze o criticità durante l’utilizzo. Per le nostre prove abbiamo usufruito di un abbonamento premium RTX 3080, testato su tre differenti piattaforme: un PC da gaming equipaggiato con Ryzen 5 3600X e RTX 3070Ti, un portatile da lavoro con i5 e con grafica integrata Intel e infine uno smartphone Android di fascia alta, Oppo Reno 6 Pro con controller Razer Raiju.

La connessione a nostra disposizione è una Fibra Infostrada FTTC con velocità fino a 50/60mbps in download (sfruttata tramite connessione Ethernet per il pc desktop e tramite router Wi-Fi 6 per laptop e smartphone), che apparentemente non dovrebbe riuscire a garantire al 100% lo standard per il gaming premium con server RTX3080.

Partiamo dalla prova con PC Desktop: una volta scaricata l’applicazione dedicata, ci è bastato collegare i nostri account EPIC e STEAM per accedere al nostro catalogo di giochi (nel caso in cui qualcuno di essi non dovesse comparire in libreria, vi basterà cercarlo nel campo di ricerca), e impostare alcuni semplice settaggi. Il server selezionato per ogni nostra prova è stato quello EU Central, con una velocità di connessione con larghezza di banda di 46mbps (laddove ne vengono richiesti almeno 15 e consigliati almeno 50mbps), una perdita di pacchetti pari allo 0,0% e una latenza di 29ms (con valore consigliato sotto i 40ms). Insomma, una situazione abbastanza standard, che potrebbe rappresentare dei valori condivisi con molti tra voi utenti, in particolare per chi non è ancora raggiunto dalla fibra FTTH.

I giochi che abbiamo testato hanno dimostrato una stabilità eccezionale in modalità 2K a 120fps, con un framerate che è rimasto per la maggior parte del tempo tra i 119 e i 120fps, scalando occasionalmente intorno ai 110-113 fps quando la connessione aveva qualche piccolo rallentamento. Elemento importantissimo e da non sottovalutare, i comandi impartiti dalle nostre periferiche sono stati perfetti: zero lag e zero ritardi, insomma in nessun caso sarebbe stato percepibile il fatto che stessimo giocando su server e non il locale. E lo stesso vale per la qualità dell’immagine: ovviamente qualcosa si perde rispetto al rig premium di casa nostra (direi che il rapporto è di 100% di qualità per il rig personale e 70-75% per il gaming su server), ma percepibile esclusivamente solo se messo direttamente a confronto l’uno accanto all’altro. Godendosi l’esperienza, pensando alla storia o alle quest in cui siamo impegnati, la grafica sarà perfettamente godibile e a parte qualche caso isolato in cui per una frazione di secondo il gioco lagga o la qualità degrada leggermente, non potremo assolutamente distinguere le due esperienze. Le reali prestazioni in termini di streaming hanno mostrato una latenza RTD media intorno ai 41-42ms, un bitrate medio di 33-35mb e un jitter di circa 0,4/0,6ms con modalità 2K a 120FPS attivata.

La prova con il nostro laptop invece ha messo in mostra altri due punti di forza: da una parte la connessione Wi-Fi si è dimostrata altrettanto stabile rispetto a quella Ethernet del nostro Desktop, e dall’altra il consumo di batteria per giocare un’ora è stato davvero minimo, laddove spesso la batteria dei portatili si esaurisce completamente dopo un’ora di gioco. Questa volta abbiamo sfruttato lo streaming in FHD a 60fps, dato che il nostro laptop è equipaggiato con un monitor di questo tipo a 60Hz, e anche in questo caso l’esperienza è stata eccellente, con una qualità perfetta, qualche lag sporadico (dovuto nella quasi totalità dei casi alla nostra connessione), e un input lag dei comandi impercettibile. Anche in questo caso è bastato scaricare l’applicazione dedicata ed eseguire il login, per accedere alla nostra libreria senza dover scaricare alcun gioco direttamente sul nostro hard drive o ssd.

Infine, passiamo all’esperienza che ci ha dato modo di apprezzare fino in fondo GeForce Now: Oppo Reno 6 Pro ci ha accompagnato nella nostra prova con un controller Razer Raiju, riconosciuto da GeForce Now al primo colpo, e che ci ha sinceramente stupito. Veder girare titoli come Assetto Corsa Competizione o Guardiani della Galassia su un dispositivo così piccolo e compatto e con un tale livello grafico è stato davvero sorprendente. In questo caso abbiamo sfruttato lo streaming in FHD a 60 fps senza avere nessun tipo di problema relativo a download dell’applicazione, utilizzo, intuitività nell’avvio dei titoli e molto altro.

Considerazioni e conclusioni

In un periodo così difficile in cui procurarsi o assemblare un pc da gaming rappresenta un investimento importante dal punto di vista economico, ammesso che si riescano a reperire i pezzi desiderati o necessari, la soluzione e la qualità dello streaming Nvidia con GeForce Now e con i nuovi SuperPOD RTX3080 rappresenta davvero una boccata d’ossigeno per tantissimi gamer e un’opportunità unica di sfruttare ogni singolo dispositivo presente in casa o anche in mobilità, per accedere alla nostra libreria, con una qualità da sogno che in tanti non riescono a raggiungere con il proprio rig personale. Basti pensare che secondo i dati di Steam, la GPU attualmente più usata e più diffusa è la GTX1060, che in nessun caso riuscirebbe a mantenere una tale qualità a 60FPS in FHD o in 2K a 120FPS, ancor di più se consideriamo l’attivazione del Ray Tracing e del DLSS. Insomma, il prezzo potrebbe sembrare abbastanza alto per le proprie esigenze, ma in realtà 8 euro per l’abbonamento premium e 16 euro per quello RTX3080 non sono poi così tanti, se pensiamo che a sfruttarlo possono essere gamer che non intendono spendere 1.500 o 2.000 euro per una nuova GPU o per un nuovo PC, con tutti i vantaggi del caso in termini di utilizzo e versatilità. 

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