cashback

Arrivano segnalazioni molto preoccupanti per quanto concerne il programma cashback. La manovra, attualmente nel pieno della discussione politica a causa di una sua possibile cancellazione a partire dal prossimo Giugno 2022, nasconde alcune zone d’ombra per la gestione dei rimborsi.

 

Cashback, come i furbetti si assicurano il rimborso da 1500 euro

Come noto, il programma cashback si divide in più parti. Nel suo meccanismo standard, il cashback prevede un rimborso del 10% su tutte le spese effettuate con carta di credito o carta di debito negli store fisici della nazione. Il tetto massimo per i rimborsi è di 300 euro per ogni semestre.

Insieme a questa parte, il programma prevede anche un super rimborso nel semestre per un valore di 1500 euro. Questo premio sarà garantito ai primi 100mila partecipanti che effettueranno il maggior numero di operazioni con carte di credito e moneta digitale.

Proprio su questo fronte emergono interessanti segnalazioni di infrazione. Gli stessi tecnici dell’Agenzia delle Entrate stanno mettendo sotto torchio alcuni possibili furbetti del cashback. E’ emerso infatti che i primi italiani in graduatoria utile per l’accesso al super rimborso di 1500 euro effettuano di base una media di 30 movimenti al giorno.

L’idea dei tecnici dell’Agenzia delle Entrate è che questa nutrita porzione di partecipanti stia utilizzando lo schema degli acquisti dilazionati. In pratica, per accedere alle posizioni utili di graduatoria con il super rimborso da 1500 euro, gli iscritti effettuerebbero movimenti quotidiani di pochi centesimi per cumulare il numero delle operazioni.

Da queste segnalazioni tecniche molto importanti sul programma cashback potrebbero arrivare modifiche immediate alla stessa iniziativa già dalle prossime settimane.

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