Lo strumento di pagamento più utilizzato in tutto il pianeta è senza ombra di dubbio la banconota, la valuta cartacea è da sempre la presenza maggiore all’interno dei nostri portafogli, che in Europa è costituito dall’Euro e presente in vari tagli: da 5, 10, 20, 50, 100, 200 e 500 euro, cifre presenti anche sulla banconota stessa e che ne indicano il valore reale nel mercato.

Ovviamente oltre alla cifra del taglio, sulla banconota sono presenti anche altri numeri e simboli, inseriti sia per indicare il numero della banconota sia per evitare di incappare nella contraffazione, facendo per l’appunto da segni indicativi di autenticità.

Quello che molti non sanno è che però, i codici alfanumerici presenti sulle banconote, se caratterizzati da alcune sequenze particolari, possono letteralmente centuplicare il valore della banconota, definendola come non comune oppure rara, vediamo i casi.

Non comuni e rarissime

 

A rendere una determinata banconota “interessante” ci pensa il codice alfanumerico presente sulla facciata posteriore in basso a sinistra e in alto a destra, nel dettaglio parliamo delle cifre, le quali, se presenti in grandi ripetizioni adiacenti, rendono la banconota non comune o rarissima, vediamo i casi in ordine di valore:

  1. 5 numeri uguali e consecutivi: Solo 1 o 2 biglietti su circa 2000 banconote presentano 5 ripetizioni, ciò li rende non comuni.
  2. 6 numeri uguali e consecutivi: In questo caso abbiamo 1 o 2 biglietti su 25.000 stampati, questo rende la banconote rare.
  3. 7 numeri uguali e consecutivi: Qui abbiamo solo 1 o 2 biglietti su ben 200.000 e sono da ritenersi rarissimi.
  4. Solo un biglietto su un milione di banconote può avere nove cifre uguali e consecutive ed è da considerarsi estremamente raro.
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