odore

Sicuramente l’olfatto è uno dei sensi che l’essere umano utilizza di più, anche senza rendersene assolutamente conto. In qualunque ambiente noi ci troviamo, chiunque noi abbiamo accanto, riusciamo a percepirne l’odore che può essere, per noi, piacevole o meno. Ma vi è mai capitato di percepire un odore presente intorno a voi e subito ricordare qualcosa accaduto nel passato, come se quell’odore avesse risvegliato in voi quel ricordo? Beh, se questo è successo a qualcuno di noi, non c’è sicuramente da sorprendersi poiché l’olfatto ha una connessione diretta con la nostra memoria come nessun altro senso.

A dimostrarlo è uno studio molto recente pubblicato sulle pagine della autorevole rivista scientifica Progress in Neurobiology che fa capo a ScienceDirect. La ricerca in questione riporta la firma di un team di scienziati della Northwestern Chicago University, una delle più prestigiose università statunitensi. Nello specifico, nel loro lavoro, i ricercatori hanno dimostrato la reale ed esclusiva connessione tra l’ippocampo e le aree olfattive degli esseri umani. L’ippocampo, è l’area del nostro cervello coinvolta nel mantenimento della memoria a lungo termine. Quest’area cerebrale sarebbe quella che si attiva in maniera particolare quando percepiamo un odore in particolare, che riporta a galla un vecchio ricordo del passato.

L’olfatto segue una via preferenziale verso l’ippocampo e si tratta di una via rimasta completamente intatta durante tutto il corso dell’evoluzione umana. Per tale ragione, quando intorno a noi percepiamo un odore in particolare questo è in grado di farci rivivere un ricordo lontano poiché la via olfattiva è strettamente connessa con la via ippocampale. Per tale ragione, la perdita dell’olfatto che si può manifestare anche in seguito allo sviluppo della COVID-19 può causare seri effetti negativi sulla qualità di vita del paziente.

FONTEProgress in Nuerobiology
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