Huawei e Zte non gareggeranno nella corsa al 5G appena inaugurata in Svezia. Proprio in questi giorni, in cui sono partite le aste per l’assegnazione delle frequenze, la mancanza delle due aziende cinesi desta un certo scalpore, ma vi sono varie motivazioni per cui non compaiono tra i competitor.

Nel frattempo, la PTS (Post and Telecom Authority) – l’ente regolatore svedese nell’ambito telco – ha dato comunque il via ai giochi, pur essendoci in sospeso i reclami da parte di Huawei: insieme a Zte, era stata esclusa già a novembre scorso.

I motivi riguardano principalmente alcune questioni sulla privacy e sul legame che intercorre fra le due aziende e le forze militari cinesi.

Huawei e Zte, ecco il motivo dell’esclusione delle grandi aziende cinesi

Inizialmente, le due società dovevano partecipare al bando come tutti gli altri competitor. L’asta sarebbe dovuta iniziare lo scorso novembre, ma le forze armate svedesi hanno posto all’attenzione del Governo e dell’ente regolatore alcune perplessità riguardo ai rapporti di Huawei (che ricordiamo essere un colosso delle telecomunicazioni, con una rete di dimensioni enormi con basi in diverse parti del mondo) e Zte con l’apparato militare cinese, ponendo quindi il problema su un piano di sicurezza nazionale.

La Svezia non è la sola ad essersi posta questo interrogativo, e aver dato una risposta così coercitiva: anche la Gran Bretagna si sta muovendo nel medesimo solco.

Nonostante questo, l’asta può comunque procedere – come disposto dal Ministro per l’Energia e lo Sviluppo Digitale svedese Anders Ygeman. Le aziende che concorreranno per accaparrarsi le frequenze 5G saranno Hi3G Acces, Net4Mobility, Telia Sweden e Teracom.

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