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La rivista scientifica Science Robotics ha recentemente pubblicato uno studio effettuato da alcuni tra i maggiori esperti di robotica di tutto il mondo. Tra questi, anche il professor Paolo Dario, facente parte della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Questo studio, spiega in che modo la robotica possa essere di supporto in questo periodo di pandemia. Naturalmente non solo adesso, ma più in generale può essere un grande aiuto per gestire le malattie infettive all’interno del sistema sanitario.

Ecco di cosa parla questo studio e cos’altro può fare la robotica

A queste ricerche che potete voi stessi leggere, è stato dato il nome di Combating COVID-19 – The role of robotics in managing public health and infectious diseases. È davvero possibile che la robotica possa aiutare a contrastare le vite mie e rendere il sistema sanitario migliore? La risposta, fortunatamente, è sì.

Andando nello specifico, la robotica ha fatto molto per l’assistenza clinica. Basti pensare alle macchine adoperate per le diagnosi e lo screening, per la cura dei pazienti. Naturalmente, per arginare in questo modo il più possibile il contagio. Essendo i robot non solo capaci di operare in senso di prestazioni informatiche, ma anche fisicamente, aiutano i medici ad evitare o comunque ad arginare il più possibile la percentuale di rischio che essi stessi vengano contagiati dai virus.

Sono stati dei robot a gestire la consegna di pasti e medicine alle persone che si trovavano in isolamento in Cina. Ciò ha dimostrato ancora una volta quante funzionalità è possibile delegare al robot per evitare il contagio umano e arrestare la pandemia. Si sta lavorando anche sull’utilizzo di robot per il rilascio di medicinali e per servizi come la disinfezione, sperando che si trovi presto un metodo per diminuire ulteriormente i rischi.

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