rai 4K DVB-t2

La RAI si sta preparando al processo di switch-off per rispettare gli obblighi del contratto di servizio derivante dalla cessione della banda 700 Mhz alla telefonia mobile 5G. Un processo che si concluderà nel 2022 con il passaggio definitivo dalle trasmissioni standard al DVB-T2 codec HEVC.

Per arrivare al nuovo assetto, la RAI sceglierà come altri il passaggio intermedio a MPEG 4 nel 2021 per poi cambiare al DVB-T2 HEVC a fine giugno 2022. A beneficio di un’utenza che subirà qualche sballottamento di troppo ci sarà comunque la possibilità di vedere trasmissioni in 4K anche sul digitale terrestre.

 

DVB-T2: RAI pronta allo switch-off e alle trasmissioni in 4K dal 2021

Il passaggio cruciale per arrivare all’assetto finale di 14 canali in HD e uno in 4K prevede prima la dismissione dello standard MPEG2 prevista per il settembre 2021. Ci sarà un iniziale ridimensionamento delle risorse frequenziali per la cessione di metà dei cinque multiplex su cui trasmette i proprio canali, ma con il passaggio a MPEG 4 si avranno solo trasmissioni in HD.

Pochi mesi dopo ci sarà lo spegnimento del DVB-T per passare al T2 e al codec HEVC, e dovrebbe accadere a fine giungo 2022. A questo punto RAI arriverà ad avere l’assetto finale con 14 canali tutti in HD e il canale 4K in onda.

Ma come ha spiegato in una conferenza stampa il dirigente RAI Roberto Serafini, l‘azienda sta cambiando la strategia di copertura del territorio nazionale. Il nuovo assetto sarà raggiunto con investimenti infrastrutturali tali da ridurre il disagio dei cittadini e permettere loro di ricevere tutti i canali RAI.

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