carburanti

Il rifornimento di benzina e diesel per l’auto è una delle maggiori voci di spesa annuale nel bilancio familiare italiano, ma esiste il modo per risparmiare. Infatti, se ci rechiamo a fare il pieno al distributore almeno due volte al mese, il più conveniente può costare fino a 672 euro l’anno in meno.

È questo il risultato di una statistica offerta da Altroconsumo, il quale ha utilizzato i dati dell’Osservatorio Prezzi Carburanti del Ministero dello Sviluppo Economico, scegliendo le tariffe di 1.100 distributori sparsi in 6 città italiane tra Roma e Milano.

Una delle prime novità riguarda Trieste, poiché la città di frontiera gode della vicinanza con Slovenia e Croazia con benzina e diesel a prezzi più bassi rispetto all’Italia. Tra le città più virtuose troviamo invece Perugia, la quale ha le tariffe più basse grazie alla presenza di distributori fai-da-te nei centri commerciali. Maglia nera invece per Palermo e Cagliari, le città meno convenienti del paese con prezzi spinti ai limiti di legge.

 

Diesel e Benzina: risparmiare in un paese tra i più cari dell’UE

Altroconsumo accusa l’Italia di avere i prezzi dei carburanti più alti in Europa, con variazioni verso l’alto di 13/15 centesimi al litro rispetto ai Paesi Ue. Secondo i dati forniti dalla Commissione Europea, la rete distributiva e le accise sono le due cause del carobenzina italiano. In particolare, “su 10 euro spesi, 6,30 sono di tasse (nel caso del diesel 5,90 euro)“.

Il fisco italiano si trattiene 1,6 euro di tasse in più rispetto alla media europea ogni 10 euro spesi in carburante, ossia il 17% in più sulla benzina e il 21% in più sul diesel. Senza dimenticare poi l’IVA che viene applicata sia sul prezzo del carburante che sulle accise stesse.

Eppure nel nostro Paese ci sono 21mila distributori, il doppio di quelli presenti in Francia o in Germania, ma Altroconsumo denuncia una situazione che “non garantisce maggiore concorrenza e quindi prezzi più bassi ma, al contrario, una vendita minore di carburante e prezzi elevati“.

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