Facebook

Da qualche ora il social network Facebook ha presentato la “war room” europea per tentare di combattere la disinformazione in vista delle elezioni europee che si terranno alla fine di questo mese.

Proprio ieri abbiamo parlato dei provvedimenti che anche un’altra piattaforma sta prendendo, proprio in vista delle elezioni. Si tratta di Twitter. Scopriamo ora cos’è questa “war room“.

 

Facebook: ecco come vuole combattere la disinformazione in vista delle elezioni europee

Il quartier generale della “war room” ha sede a Dublino e conta un team di 40 persone in grado di comprendere tutte le 28 lingue dell’Unione Europea, assistiti da un gruppo di esperti di fake news. Il loro obiettivo sarà quelli di esplorare all’interno del social network e ripulirlo da influenze politiche, profili falsi e troll.

La nuova “war room” è stata proposta anche a fine 2018 per cercare di salvaguardare la genuinità del dibattito politico durante le elezioni di midterm americane. Quest’ultimo è stato il primo grande appuntamento alle urne negli Stati Uniti dopo le elezioni presidenziali del 2016. La strategia adottata dalla piattaforma di Mark Zuckerberg in america ai tempi si è rivelata efficacie, infatti in un solo anno sono stati eliminati quasi tre miliardi di utenti falsi, oltre a tantissime fake news.

Oltre alle classiche segnalazioni degli utenti, ci pensa anche un’intelligenza artificiale che è in grado di analizzare costantemente miliardi di dati che vengono inviati quotidianamente sul sito web, filtrandoli secondo determinate parole chiave. I dati che fino ad ora sono stati resi pubblici indicano che su tutti i contenuti analizzati e cancellati, il 90% è stato individuato automaticamente dal programma e solo il 10% è stato ritrovato grazie alle segnalazioni degli utenti. Speriamo dunque che questa nuova “war room” possa evitare situazioni scomode nelle prossime elezioni europee.

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