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Il nuovo anno è iniziato da pochi giorni e nel mondo della tecnologia ci si prepara alle due principali novità in ambito di telecomunicazioni, annunciate negli ultimi mesi del 2018, ovvero l’avvento del cosiddetto Wi-Fi 6 e, per quanto riguarda il traffico dati, l’abbassamento della soglia minima di traffico roaming concesso dagli operatori di telefonia.

 

Tra vecchio e nuovo

Quanto alla nuova tecnologia Wi-Fi 6, è opportuno innanzitutto premettere che la necessità di un nuovo standard di trasmissione dati nasce dalla sempre maggiore esigenza da parte delle persone di essere connessi e comunicare contenuti a loro volte, in altre parole negli ultimi anni si è assistito ad un incremento esponenziale per quanto riguarda la domanda di traffico dati, sia per uso professionale che per uso privato. Questo incremento ha determinato negli ultimi anni lo sviluppo di diversi standard di connettività che, progressivamente, hanno cercato di ottimizzare e rendere più veloce la trasmissione dei dati.

L’ultimo standard introdotto, l’802.11ax, vedrà appunto la luce nei primi mesi del 2019 e verrà adottato da tutti i produttori di oggetti IoT oltre ai produttori di telefoni e personal computer, un ulteriore standard è previsto per gli ultimi mesi del 2019 ed è lo standard 802.11ay.

Addentrandoci nella parte tecnica, ma nemmeno troppo perché il lessico dell’ingegneria è spesso di difficile comprensione, possiamo affermare che lo standard 802.11ax si fonda essenzialmente su due aspetti tecnologici, ovvero OFDMA che ottimizza la velocità di trasmissione di ogni singolo apparecchio che sfrutta la connessione fornita dal modem e MUMiMo che è in grado di determinare una migliore comunicazione tra singolo oggetto e modem.

In altre parole, si trova ad avere una migliore gestione del segnale disponibile con un conseguente guadagno nella qualità e nella velocità del segnale. Breve parentesi, la tecnologia OFDMA è alla base della tecnologia 4G che già viene sfruttata dai vari apparecchi in commercio. Il Wi-Fi 6 grazie a questi due aspetti è in grado di svolgere al meglio la sua funzione soprattutto per quanto riguarda gli spazi densamente abitati e che richiedono una enorme disponibilità di segnale ad alto livello sia come qualità che come velocità: 802.11ax trasmetterà ad una velocità di 10.53 Gbit/s, il suo upgrade previsto per fine anno invece consentirà una trasmissione di circa 20 Gbit/s.

Ultimo aspetto da considerare, ricordiamoci che per sfruttare il Wi-Fi6 è necessario acquistare nuovi modem poiché quelli attualmente in commercio non prevedono la possibilità di sfruttare questa nuova tecnologia, anche se le frequenze su cui viaggiano i dati sono rimaste le medesime dei vecchi protocolli Wi-Fi.

Quanto all’abbassamento della soglia di roaming, dal 2019 cambierà la formula su cui gli operatori calcolano il costo dei Gb di traffico dati messi a disposizione dei clienti in roaming, se fino al 31/12 si utilizzava la formula ((costo tariffa IVA esclusa/6) x 2), dal 1/01 si utilizza ((costo tariffa IVA esclusa/4.5) x 2.

Questo cambiamento determina da parte degli operatori la necessità di offrire ai propri clienti un maggiore traffico dati in roaming abbassando dai 6 euro al Gb ai 4.50 euro al Gb, ricordiamo in ogni caso che questa formula riguarda il traffico MINIMO, l’operatore che offriva anche in precedenza un traffico in roaming superiore al minimo non necessariamente dovrà adeguare le sue tariffe, l’adeguamento invece è obbligatorio per gli operatori che in precedenza offrivano il minimo.

In conclusione, il 2019 si annuncia essere un anno ricco di novità sia dal punto di vista della velocità del traffico internet sia per quanto riguarda il roaming, sempre caro agli utenti soprattutto in ottica vacanze estive, per essere sempre connessi e condividere le proprie esperienze nel mondo.

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